Nei primi sette mesi del 2021 a Reggio sequestrate più di cento armi e migliaia di munizioni

carabinieri armi sequestrate

Il numero elevato di liti che si è registrato durante il lockdown del 2020, e in generale nel corso della pandemia di nuovo coronavirus, ha portato i carabinieri del comando provinciale di Reggio ad avviare un doppio binario di attività: da una parte sul piano preventivo, attraverso il controllo di migliaia di persone che detengono armi e munizioni, in quanto titolari di una regolare licenza, per verificare il rispetto delle prescrizioni relative alla custodia e alla detenzione delle armi stesse; dall’altra sul piano repressivo, con frequenti ispezioni sui soggetti fermati in occasione dei controlli di routine, per verificare l’eventuale possesso illegale di armi e munizioni.

Nei primi sette mesi del 2021 in tutta la provincia reggiana i carabinieri hanno proceduto con il sequestro o il ritiro cautelare di ben 115 armi (tra fucili, carabine, pistole e armi bianche) e 3.492 munizioni. Complessivamente sono finite nei guai 48 persone, 9 delle quali arrestate e le altre 39 denunciate in stato di libertà per reati relativi all’illecito porto o detenzione di armi o per fattispecie delittuose connesse all’uso illecito delle armi (minacce e lesioni).

Alcune denunce, inoltre, hanno riguardato anche il ritardo nel segnalare il possesso di armi e l’omessa custodia delle stesse: chi detiene armi o parti di esse, infatti, dopo averle acquisite (grazie all’apposita licenza rilasciata dai competenti uffici di polizia) deve farne denuncia – entro le 72 ore successive – al comando dei carabinieri situato nel comune in cui risiede l’interessato. Entro lo stesso termine di 72 ore, inoltre, deve essere comunicata l’eventuale variazione del luogo di detenzione delle armi.

Particolare attenzione nei controlli da parte dei carabinieri reggiani è stata dedicata alla verifica delle modalità di custodia delle armi, che deve essere improntata alla massima diligenza per evitare che persone non in possesso delle previste licenze di legge ne entrino in possesso, accidentalmente o meno.

Tra gennaio e luglio di quest’anno, infine, i carabinieri reggiani hanno inoltrato alla prefettura di Reggio la proposta di diniego alla detenzione di armi e munizioni nei confronti di 23 persone già detentrici di armi che, nel corso delle attività di controllo del territorio, sono state identificate e segnalate all’autorità giudiziaria per reati contro la persona, ad esempio in seguito a liti domestiche o su aree pubbliche.