Modena. Eccidio delle Fonderie, Muzzarelli: continuare a generare memoria attiva

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“Questo luogo deve continuare a generare memoria attiva, all’insegna dei valori di democrazia e libertà”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione della cerimonia commemorativa del 72° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena che, organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, si è svolta nella mattinata di oggi, 9 gennaio, nell’area dell’ex stabilimento in zona Crocetta. Erano presenti, tra gli altri, i segretari Daniele Dieci (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl), Luigi Tollari (Uil) e il presidente della Provincia Giandomenico Tomei.

Il sindaco ha partecipato alla commemorazione con il gonfalone della città e ha deposto al cippo che ricorda la strage una corona d’alloro con il nastro gialloblu e la scritta “Il Comune di Modena nel 72° Anniversario”.

L’iniziativa è organizzata per ricordare i sei operai che persero la vita sotto il fuoco della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del lavoro il 9 gennaio 1950 contro i licenziamenti decisi dalla direzione aziendale. I sei operai erano Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti, mentre altre 200 persone rimasero ferite.

“Il richiamo a quelle vite spezzate mentre manifestavano per lavoro e diritti – ha sottolineato il sindaco – c’è anche nei progetti di recupero dell’intera area come sede dell’Istituto storico e del distretto per promuovere innovazione tecnologica nel settore dell’automotive per realizzare opportunità di sviluppo della città in campo economico e occupazionale, oltre che culturale”.

Comune e Comitato per la storia e la memoria del Novecento hanno promosso un calendario di iniziative che continua martedì 18 gennaio (ore 17.30, sala conferenze Giacomo Ulivi di viale Ciro Menotti 137) con il convegno “Eredità e trasformazioni del lavoro tra Novecento e anni Duemila”, a cura di Cgil, Cisl, Uil e di Istituto storico di Modena. Partecipano Claudio Silingardi, vicepresidente dell’Istituto storico di Modena, che tratterà delle nuove prospettive per la storia del lavoro a Modena; Lorenzo Bertuccelli, direttore del dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe, con una relazione intitolata “Fare storia del lavoro oggi. Esperienze e orientamenti di ricerca in Italia”; Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune di Modena, con l’intervento “Rimettere al centro la periferia. Le politiche culturali della città e la storia del lavoro”. Le conclusioni, a nome delle organizzazioni sindacali, sono affidate a Rosamaria Papaleo, segretaria generale Cisl Emilia Centrale; coordina Metella Montanari, direttrice dell’Istituto storico di Modena.

Nel frattempo, continua anche il progetto “9gennaio oggi”, che approfondisce la memoria, l’identità e le radici storiche che caratterizzano il contesto territoriale modenese e il discorso pubblico. Nato nel 2019 da un’idea del Collettivo Fx e realizzato da Arci Modena in collaborazione con Cgil Modena e Fondazione di Modena, l’iniziativa prevede un percorso di approfondimento sulla storia e la memoria del 9 gennaio 1950 che si concluderà con la realizzazione di un murale: in programma un seminario venerdì 21 gennaio, alle 11, al dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe, in via Sant’Eufemia (per prenotarsi 9gennaio.oggi@gmail.com; 328 6768025); un incontro, mercoledì 16 febbraio, alle 18, presso lo Spazio nuovo (viale IV Novembre 40/b), per l’ideazione artistica del murale e la realizzazione, a fine marzo, del murale stesso, sui pilastri che sostengono il cavalcavia di fronte alle ex Fonderie riunite.