Maura Manghi verso Italia Viva di Matteo Renzi

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Scrive in una nota Maura Mangi: “Non intendo effettuare alcuna comunicazione ufficiale fino all’appuntamento della Leopolda previsto dal 18 al 20 ottobre a Firenze nel quale nascerà, anche come partito, Italia Viva.
Andrò a Firenze assieme ad un nutrito gruppo reggiano che ha deciso di partecipare attivamente alla costruzione del nuovo soggetto politico lanciato da Matteo Renzi.

In questi giorni ho però espresso, a titolo strettamente personale e aggiungerei privato, la mia intenzione di aderire, se ce ne saranno i modi e la passibilità, alla nuova formazione politica.
Già dal mese di giugno avevo fondato il primo Comitato di Azione Civile di Reggio Emilia, un comitato nell’ambito del gruppo Democrazia perchè ritengo che la scelta di un corretto assetto delle istituzioni sia fondamentale per salvaguardare la democrazia nel paese e perchè vedo crescenti pericoli per la tenuta democratica dello stesso.
Dopo la Leopolda comunicheremo quindi ufficialmente tutti insieme ogni decisione.
Una decisione che per me non potrà che essere in assoluta coerenza con le mie idee, la mia storia, la militanza fin qui tenuta e con il massimo rispetto per il Partito Democratico e per chi deciderà di fare scelte diverse.

Credo che il PD sia da tempo, sulla strada di una involuzione non riformista. Credo che le proposte di modifica allo statuto che si stanno preparando, la proposta di un’alleanza più o meno stretta ed organica coi 5Stelle (e non un accordo semplicemente tattico per dare al paese il tempo di organizzare una risposta vera e coerente al sovranismo), il giustizialismo strisciante di molti dirigenti del partito, la voglia di guardare indietro anzichè avanti siano tutti segnali di questa involuzione.

Credo anche che la struttura organizzativa, ma direi anche mentale, di questo partito sia incapace di riuscire ad incidere sulla realtà di disinteresse e disaffezione del corpo elettorale.
Sono certa che il week-end a Firenze sarà il momento più giusto per riflettere se Italia Viva potrà rappresentare – come mi auguro – la casa per le idee liberali, riformiste ed europeiste che da sempre sono le mie. Per proseguire il mio impegno contro la demagogia antipolitica, la burocrazia, il giustizialismo, il populismo economico”.