Per la quarta settimana consecutiva nella cartina elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che riporta il tasso di incidenza dei contagi da virus Sars-CoV-2 in Europa, tutti gli stati monitorati sono totalmente caratterizzati dal rosso scuro, il colore che indica i territori in cui l’incidenza è particolarmente elevata. Effetti della variante omicron del nuovo coronavirus, che è ormai prevalente in tutto il continente.
Osservando la mappa, aggiornata alla data del 24 febbraio, infatti, è immediatamente visibile l’uniformità della situazione in tutti i paesi, a conferma di uno scenario pandemico non ancora sotto controllo, nonostante i numeri di contagi e ospedalizzazioni stiano proseguendo quasi dappertutto nella loro fase di discesa e diversi governi europei stiano iniziando a far decadere le restrizioni precedentemente introdotte.
Anche in quest’ultimo aggiornamento non c’è praticamente traccia di zone rosse standard (non scure), ad eccezione dell’isola di Malta, mentre le zone arancioni e quelle verdi (i colori che indicano situazioni in cui la circolazione del virus è rispettivamente moderata e modesta) non sono più presenti sulla cartina dell’Ecdc da settimane – fatta eccezione per l’arcipelago delle Mayotte, un dipartimento d’oltremare della Repubblica francese vicino al Madagascar, nel sud dell’Africa, il cui territorio è attualmente classificato in zona verde.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie tutte le regioni e le province autonome sono ancora classificate in zona rosso scuro. Il sistema di monitoraggio dell’Ecdc, basato sui dati trasmessi dagli Stati membri dell’Unione europea al sistema Tessy (The European Surveillance System), è comunque del tutto indipendente rispetto al sistema dei colori previsto dalla legislazione italiana, che prende in considerazione altri parametri (in particolare la pressione sulle strutture ospedaliere) e che vede ad esempio l’Emilia-Romagna ancora in zona gialla.
Ultimi commenti
Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media