Dopo che la proprietà della Manifattura Riese (marchio Navigare) – che in precedenza aveva comunicato la messa in liquidazione dell’azienda e la contestuale cessazione delle attività, con il licenziamento di 82 lavoratori – ha disertato l’incontro del 19 luglio a Roma al Ministero dello sviluppo economico, convocato per trovare soluzioni alla vertenza in atto, è arrivata la risposta dei sindacati Filctem e Filcams-Cgil di Modena e Femca-Cisl Emilia-Romagna, che hanno proclamato per la giornata di venerdì 23 luglio un nuovo sciopero di 8 ore con un corteo dei lavoratori per le vie di Rio Saliceto.
“Tutte le parti erano presenti al tavolo, tranne l’azienda e i suoi rappresentanti. Questa assenza è un fatto gravissimo nei confronti delle istituzioni, dei lavoratori e delle loro famiglie” hanno sottolineato le organizzazioni sindacali: “Abbiamo chiesto al Mise e alla Confindustria regionale di condannare pubblicamente l’atteggiamento dell’azienda, che come è noto ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per cessazione di attività mettendo in liquidazione l’azienda solo per fini speculativi, lucrando sulla vendita del marchio e sull’abbattimento dei costi, nonostante i bilanci siano in equilibrio”.
All’incontro, hanno ricordato i sindacalisti emiliani, “abbiamo concordato con il Mise che la richiesta di ritiro della procedura di licenziamento collettivo venga verbalizzata. Facciamo infatti presente che sia a livello regionale che nazionale sussistono accordi per l’utilizzo di tutte le misure alternative ai licenziamenti (il Patto per il lavoro della Regione Emilia-Romagna e l’avviso comune sottoscritto dal governo con Cgil, Cisl e Uil); a questo si aggiunge la proroga del blocco dei licenziamenti per i lavoratori della moda fino al 31 ottobre e il tavolo permanente di crisi del settore”.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto alla proprietà della Manifattura Riese di garantire la continuità produttiva mantenendo tutti i posti di lavoro, “anche in ragione del ruolo sociale dell’impresa come previsto dall’art.41 della Costituzione italiana”.
Il ritrovo è previsto alle 9.30 in via Lodovico 6 a Rio Saliceto, sede storica dell’azienda: da lì partirà un corteo che attraverserà via XXV Aprile fino alla piazza del mercato rionale del paese reggiano, dove fino a mezzogiorno sarà presente un banchetto e saranno distribuiti volantini per informare la cittadinanza su quanto sta avvenendo.
Si allarga, nel frattempo, il fronte della solidarietà di altri settori produttivi emiliani alle maestranze coinvolte, già espressa nei precedenti presidi da parte di delegati di altre aziende: sempre venerdì 23 luglio, infatti, presso l’azienda metalmeccanica Goldoni – anch’essa situata tra Carpi e Rio Saliceto e già nota alle cronache locali per le proteste che hanno portato a salvare centinaia di posti di lavoro – sono previste due ore di sciopero a sostegno della vertenza dei lavoratori della Manifattura Riese.
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