Malore in Versilia, morto l’imprenditore reggiano Achille Corradini. Il ricordo

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E’ morto all’età di 86 anni Achille Corradini. L’imprenditore reggiano si è spento nel giorno di Pasqua all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore a causa di una patologia fulminante, mentre si trovava a Forte dei Marmi per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Achille Corradini si è sentito male all’improvviso ed è stato condotto all’ospedale dove le sue condizioni si sono aggravate fino al punto del decesso. Accanto a lui la moglie Marta e il figlio Fabio. Mentre l’altro figlio Gianluca è rientrato dall’estero per ricongiungersi alla famiglia.

Achille Corradini, molto conosciuto a Reggio, aveva legato il suo nome come imprenditore alla Sonavox. In politica fu consigliere comunale nella lista Baldi, mentre nel sociale aveva fondato l’associazione A.Ma.Re.

Ricordo dell’adorato zio Achille Corradini (di Giuseppe Pagliani)

Carissimo zio Achille,

rappresentarti per iscritto è opera ardua, tu eri talmente tante cose insieme e talmente importante per tutti noi che riassumere un ricordo tuo in poche parole è assolutamente impossibile.

Ci provo ugualmente; Tu eri onnipresente per tutti noi, hai negli anni sempre più rivestito il meritatissimo ruolo di Pater Familias di una famiglia enorme se si pensa che eri il 14° di 15 fratelli.

Hai saputo con una avvolgenza ed un carisma eccezionali essere presente sempre per tutti noi quando serviva, nei momenti di difficoltà che tutti abbiamo attraversato tu eri la spalla indomita che ci supportava e che era presente sempre e sulla quale potevi contare, un sostegno per chiunque ed anche un allegro e divertentissimo compagnone quando c’era da festeggiare o da scherzare su qualcosa e con qualcuno.

Quanto divertivi con le tue esternazioni istrioniche ed imitazioni, da allenatore nei villaggi Valtur quando io e Fabio giocavamo e tu tenevi in panchina Fiorellino (Giuseppe Fiorello), che pur essendo diventato un attore professionista importantissimo ti adorava e riconosceva a pieno il personaggio incredibile che eri urlando per tutto il villaggio il Tuo nome, sei stato una guida per noi da giovanissimi anche nello sport quando da allenatore del Marola calcio prima con noi da bambini poi da presidente della squadra di calcio del Marola ha vinto il torneo della montagna. Riuscivi a ricondurre tutti al proprio dovere ed alle proprie responsabilità spesso svolgendo il ruolo saggio del calmieratore.

E Tutti Ti seguivamo, perché tutti sapevamo che la tua guida ci avrebbe portato a superare scontri inutili e problemi reali come puntualmente accadeva in forza dei tuoi consigli ed accorati appelli.

Tu eri la persona più importante della nostra famiglia, grazie al cielo questo riconoscimento pieno ti è da oltre vent’anni riconosciuto da tutti, e non ti è attribuito solo oggi che sei venuto meno ad una velocità tale da questa vita terrena che ci hai lasciati scioccati, orfani e persi. Ed ancora non crediamo che tu non sia più tra noi.

Convinti come siamo che tu sia insostituibile per tutti noi, per la tua famiglia, per Marta per Fabio, per Gianluca e per la sua famiglia, ma anche per tutti noi parenti, ma anche per tutti i tuoi amici, per i tuoi infiniti conoscenti e per tutta la nostra città che senza di te non ha più un grande e generoso benefattore.

Tu non aiutavi gli altri solamente nelle manifestazioni e nell’ottima guida della tua associazione A.Ma.Re, tu hai aiutato chiunque, ho visto io con i miei occhi gesti di una generosità e di una positività unici che tu non propagandavi, i gesti grandi li hai saputi spesso svolgere in pieno anonimato.

Ne ricordo uno in particolare che non posso e non voglio tacere; un pomeriggio sei passato in studio ad Arceto per dare un saluto a Fabio ed a me, come accadeva spesso di ritorno dall’essere passato a trovare mia mamma Anna nella tua seconda casa che era la nostra di Arceto.

Quel giorno mi trovasti particolarmente colpito da due vicende di miseria e difficoltà giudiziaria affrontate alcuni minuti prima, mi sfogai un minimo con te e tu lasciatomi finire di parlare intervenisti proponendomi, senza neppure sapere chi fossero queste persone, senza conoscere neppure i loro nomi, di poterli aiutare insieme anche con un piccolo supporto economico.

In questa generosità limpida, pura, di cuore, si racchiude il tratto principale che ti ha caratterizzato, avevi un cuore immenso, questo esempio ne rappresenta altri 100mila. Voglio ricordare anche la Tua fraterna amicizia con Don Ennio ed il supporto che hai saputo offrire anche alla parrocchia reggiana della Roncina non dimenticandoti mai degli anni trascorsi da giovane con tutta la tua famiglia al villaggio Foscato. Così come non mancavi mai di passare da Chiozza di Scandiano dove con la tau famiglia eri sfollato negli anni della seconda guerra mondiale.

Tu come tutti avevi dei difetti che spesso aiutoironicamente ed in modo divertente denunciavi, ma accanto a questi difetti che in modo diverso tutti abbiamo, conservavi e ti appartenevano una quantità tale di pregi che questi difetti venivano completamente sotterrati.

Io ti devo personalmente ringraziare davanti a tutti per come sei riuscito a sostenerci durante gli anni durissimi del mio processo insieme a Fabio, tu accompagnavi a Parma durante i giorni della mia ingiusta carcerazione i miei genitori a trovarmi, tu sei riuscito a ridare forza a noi durante la lunga agonia che ha colpito mio papà Sandro che ti adorava e ti chiamava “Principe” per l’eleganza che ti caratterizzava.

Tu sei stato un esempio limpido di voglia di vivere, dimostravi venti anni in meno di quelli anagrafici e per la carica e l’energia che esprimevi sembravi addirittura un ragazzo.

Achille tu sei stato il massimo, tutti noi lo sappiamo, te ne sei andato in un battibaleno e ci hai lasciati sgomenti, disorientati, sbalorditi, indeboliti, affranti dal dolore, siamo in tantissimi a salutarti però senza di te ci sentiamo interiormente terribilmente soli e concedimelo anche se tu odiavi le negatività perché eri infinitamente ricco di positività, questa tua scomparsa ci ha impoveriti di affetto disperandoci.

Appena ci saremo ripresi ti prometto che penseremo a te sempre e solo con il sorriso, tu sei stato un regalo immenso che la vita ci ha concesso.

Ti voglio e ti vogliamo un bene enorme, che Dio ti benedica, riposa in pace.