Mab Unesco. Reggio inserita nella Riserva Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano

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Dopo le due deliberazioni dello scorso anno, con le quali il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, ha approvato all’unanimità la ‘Dichiarazione di adesione del Comune di Reggio Emilia alla candidatura di allargamento della Riserva di Biosfera Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano’, oggi ad Abuja in Nigeria dove era riunito, il Council of the Man and the Biosphere – Mab Programme (Consiglio del Programma l’Uomo e la Biosfera) dell’Unesco ha proclamato l’allargamento della nuova Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano alla città di Reggio Emilia e ad altri 44 comuni delle province di Reggio Emilia, Parma, Modena, Massa Carrara, Lucca e La Spezia.

L’ampliamento della Riserva l’Uomo e la Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano Mab Unesco implica dunque l’ingresso di Reggio Emilia nell’area.

“Accogliamo questa notizia con entusiasmo e soddisfazione – dichiarano il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini – È il primo riconoscimento Unesco nella storia di Reggio Emilia ed è un riconoscimento agli sforzi messi in campo dall’Amministrazione comunale e dalla nostra città in tema sostenibilità, ma è prima di tutto una carta decisiva da giocare per la tutela e il miglioramento delle condizioni dell’ambiente, sia esso naturale, sia urbano. Si tratta di un ‘premio sfidante’, che ci stimola a migliorare sempre di più per la conservazione di paesaggi, ecosistemi, diversità delle specie e per lo sviluppo sostenibile, l’educazione e la ricerca. E’ una grande opportunità per la comunità e una chance significativa anche per il turismo e l’attrattività del territorio, come dimostrano le esperienze già in essere in altre città europee, quali Madrid e Vienna, che hanno seguito questo percorso. La filosofia è: Uomo e Biosfera, non più solo l’uomo che abita la natura, ma anche la natura che torna ad abitare luoghi oggi ampiamente antropizzati.

“L’ingresso nella Riserva Mab Unesco dell’Appennino – aggiungono sindaco e assessora – significa altresì rafforzare e potenziare la ‘connessione’ fra Città e Appennino grazie alle ‘infrastrutture ambientali’ che già esistono, vale a dire i ‘corridoi ecologici’ che percorrono il territorio comunale estendendosi lungo i tre torrenti Modolena, Crostolo e Rodano, coinvolgendo così sia la vasta area extraurbana a sud della città, di fatto abbracciandola, sia le aree cittadine urbanizzate fino alla Via Emilia.

“Abbiamo raggiunto questo risultato non da soli – concludono Vecchi e Bonvicini – ma con la collaborazione degli altri Comuni reggiani, che a loro volta trarranno importanti vantaggi, sia soprattutto dell’ente Parco dell’Appennino tosco-emiliano e della Riserva di Biosfera Mab Unesco a cui esso già appartiene. Il nostro grazie a loro, al ministero dell’Ambiente e al Mab Unesco per questo lavoro collettivo e decisivo per il nostro futuro”.