Lega Reggio: solidarietà alla stampa dopo l’attacco del 5s Bertucci

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Scrivono in una nota Alessandro Rinaldi e Roberto Salati, rispettivamente segretario cittadino e provinciale della Lega a Reggio Emilia: “Ci teniamo ad esprimere piena solidarietà alle redazioni della stampa locale e nazionale per il pesantissimo attacco subito ieri nella seduta del consiglio comunale dal capogruppo del movimento 5 stelle Gianni Bertucci.

Durante la discussione di una mozione per rimuovere le edicole chiuse in città l’esponente pentastellato ha sferrato una invettiva gratuita alla stampa locale e nazionale con accuse molto gravi e diffamanti.

In riferimento a quest’ultima ha parlato, cito testualmente, di ” stampa di regime” che scrive”notizie false, tendenziose, non fondate, insomma spazzatura di regime”.
Ma il suo sconcertante attacco non finisce qui, durante il suo intervento ha addirittura dichiarato che “Il problema delle edicole è vendere dei giornali che non van bene neanche ad accendere la stufa, che definirli giornalai è un insulto alla libertà di informazione e che queste attrezzature (in riferimento alle edicole) vendono della roba improponibile, prima chiudono tutti e meglio è”.

Parole di una gravità inaudita, che non possono lasciare indifferenti soprattutto se pensiamo che sono state dette da un esponente politico, capogruppo in Sala del Tricolore di uno dei partiti più rappresentativi del panorama politico italiano.
Alla luce di quanto accaduto, riteniamo doveroso prendere posizione contro quanto dichiarato dal capogruppo Bertucci ed esprimere piena solidarietà alla stampa locale, nazionale e agli edicolanti per il gravissimo attacco ricevuto che mette in dubbio la libertà di informazione nel nostro paese.

Ci teniamo a ringraziare tutti i giornalisti che ogni giorno contribuiscono alla diffusione di un informazione libera, corretta ed indipendente, di cui fortunatamente possiamo ancora godere in Italia.

Bisognerebbe che il capogruppo Bertucci capisse che la libertà di stampa è una conquista sociale tutt’altro che scontata e che purtroppo ancora troppo paesi nel mondo, anche vicini a noi, non possono godere di questo diritto fondamentale che distingue i paesi democratici dalle dittature.

Probabilmente se Bertucci vivesse in uno di questi paesi si sarebbe risparmiato questo attacco gravissimo e fuori luogo”.