La vicepresidente della Camera Spadoni: resto nei Cinquestelle

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“Lo dico a scanso di equivoci dato che sto ricevendo varie chiamate: io rimango convintamente nel MoVimento 5 Stelle, mantenendo l’impegno preso con i miei elettori e continuando a seguire con orgoglio le regole e i valori del Movimento (restituzioni del mio stipendio in primis)” così in una nota su Facebook la Vicepresidente della Camera dei Deputati e deputata del M5S Maria Edera Spadoni.

“Non mi sono mai piaciuti i cambi di casacca, e non credo sia una questione di populismo o di estremismo, ma di ferma convinzione che tornare sul territorio a testa alta e riuscire a guardarmi allo specchio tutte le mattine, valga più di qualsiasi altro progetto nuovo (i cui valori e programma mi sono ancora oscuri). Umanamente mi dispiace tantissimo vedere le strade dividersi, con tanti colleghi ho fatto battaglie storiche nella scorsa legislatura e ho lavorato in completa sintonia in questa. A prescindere da tutto, sono stata eletta grazie al simbolo del M5S e uscirò di scena allo stesso modo” conclude Spadoni.

Stefania Ascari: rimango nei 5s. ‘In questo servizio temporaneo che sto prestando allo Stato italiano il mio primo pensiero va agli elettori, ai cittadini e alle cittadine. A loro, innanzitutto, dev’essere portato il massimo rispetto. Il mio lavoro, questo l’ho avuto chiaro sin dal principio, si svolge nel loro esclusivo interesse.
Quando si entra in Parlamento è fondamentale ricordare in ogni occasione a se stessi perché si è li e soprattutto da dove si viene e dove si torna’.

Con queste parole l’onorevole cinque stelle Stefania Ascari sottolinea che non lascerà il Movimento.
‘Desidero che la politica, una sana politica, torni nei territori a parlare con la gente di temi, di valori, di sinergie per portare a casa delle buone leggi.
Le strategie politiche e i tatticismi non interessano ai cittadini e nemmeno un terzo mandato che, come abbiamo visto, tira di più di un carro di buoi.
Quello che interessa – sottolinea – è fermare il massacro quotidiano di donne. 6 in 7 giorni. Il lavoro precario e con paghe ignobili che umilia le persone. Le morti bianche. Le mafie che sono sempre più liquide e utilizzano i social per diventare “Cool”. Poi ci sono i rincari, le bollette, la crisi energetica, l’ambiente, la siccità. I giovani, il disagio giovanile, gli aiuti alle famiglie e alle imprese. Una scuola più giusta e a misura di ragazzi e una sanità pubblica che funzioni. L’immigrazione, i profughi, la guerra in Ucraina. Il problema di chi non arriva con lo stipendio alla fine del mese. Perciò io dico: forza, c’è tantissimo da fare. Io resto nel MoVimento 5 Stelle perché quando si inizia un progetto lo si finisce’.