Giovedì 24 aprile l’assemblea ordinaria degli azionisti di Iren ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 e la proposta di destinazione dell’utile di esercizio (pari a 212.507.129,19 euro) così come deliberato dal consiglio di amministrazione lo scorso 24 marzo: 10.625.356,46 euro, pari al 5% dell’utile di esercizio, da destinare a riserva legale; 166.909.495,67 euro come dividendo agli azionisti, corrispondente a 0,1283 euro per ciascuna delle 1.300.931.377 azioni ordinarie che costituiscono il capitale sociale della società (le azioni proprie non beneficeranno del dividendo); l’importo residuo, di 34.972.277,06 euro, da destinare a un’apposita riserva di utili portati a nuovo.
Per quanto riguarda il dividendo, sono previsti 10,7 milioni di euro per il Comune di Reggio e 8,6 milioni per altri Comuni della provincia di Reggio.
Con l’approvazione del bilancio 2024, si è concluso anche il mandato del consiglio di amministrazione in carica. L’assemblea degli azionisti ha provveduto quindi a nominare il nuovo cda della società, che rimarrà in carica per gli esercizi 2025, 2026 e 2027 (scadenza: data di approvazione del bilancio dell’esercizio 2027). Il nuovo consiglio di amministrazione è composto da Luca Dal Fabbro, Moris Ferretti, Gianluca Bufo, Sandro Mario Biasotti, Cristina Repetto, Paola Girdinio, Francesca Culasso, Giuliana Mattiazzo, Patrizia Paglia, Elisa Rocchi, Giacomo Malmesi, Stefano Borotti e Davide Piccioli, nominati dalla lista n.1 presentata da Finanziaria Sviluppo Utilities a socio unico Comune di Genova, Fct Holding a socio unico Comune di Torino, Comune di Reggio Emilia e Comune di La Spezia e supportata da altri soci pubblici, e da Elisabetta Ripa e Daniele De Giovanni, nominati dalla lista n.2 presentata dallo studio legale Trevisan e associati per conto di numerose società di gestione di fondi di investimento.
L’assemblea degli azionisti ha inoltre confermato Luca Dal Fabbro come presidente del consiglio di amministrazione per gli esercizi 2025, 2026 e 2027.
“Sono onorato di avere l’opportunità di operare come presidente di Iren anche per i prossimi tre anni”, ha detto Dal Fabbro: “Il mandato appena concluso è stato ricco di sfide che il gruppo ha saputo affrontare con successo, non solo nella prospettiva evolutiva dei nostri business ma anche fornendo risposte puntuali a problematiche dal forte impatto per i nostri stakeholder, come la crisi energetica e la crescita generalizzata dei prezzi”.
Il gruppo Iren, ha ricordato il presidente, “ha registrato una crescita media annua dell’8% a livello di Ebitda, ha realizzato investimenti per oltre 3,1 miliardi di euro e ha distribuito dividendi agli azionisti per 430 milioni. Questi risultati, uniti al consolidamento di realtà importanti come Egea, Iren Acqua, Sei Toscana, Sienambiente, ci permettono di guardare ai prossimi anni con fiducia, seguendo il percorso tracciato nel piano industriale che conferma il modello multi-business della società. Continueremo a lavorare con dedizione e impegno per raggiungere i nostri obiettivi, mantenendo sempre al centro i valori che ci contraddistinguono. Desidero ringraziare le nostre dipendenti e i nostri dipendenti e dare un caloroso benvenuto ai nuovi membri del consiglio di amministrazione che, con i loro contributi e le loro competenze, supporteranno la crescita continua del nostro gruppo”
L’assemblea ha inoltre fissato in 890.000 euro lordi annui l’importo massimo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori (inclusi sia i compensi previsti per quelli investiti di particolari cariche, sia i compensi per la partecipazione ai comitati endo-consiliari e per le cariche previste dal Codice di corporate governance al quale la società ha dichiarato di aderire). L’assemblea ha determinato in 30.000 euro lordi annui il compenso da corrispondere a ciascun consigliere di amministrazione, ribadendo il principio di omnicomprensività della retribuzione – che, salva la deroga per la specifica carica di amministratore delegato, comporta che, ogni qualvolta ricorrano i presupposti per l’applicazione del suddetto principio, gli importi relativi a tali compensi non saranno corrisposti all’interessato.







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