Scrive il vescovo di Reggio Emilia e Guastalla Massimo Camisasca in nota sul viaggio di Papa Francesco in Iraq: “Desidero esprimere la profonda commozione mia e di tutta la nostra Chiesa per il viaggio che il Santo Padre sta compiendo in Iraq. Tale commozione nasce da due ragioni. In primo luogo è un viaggio coraggioso e pericoloso, ma è stato sostenuto da un desiderio profondo del Papa di essere presente là dove le comunità cristiane sono state così provate, martoriate e martirizzate. Una testimonianza di vicinanza al dolore e al cammino della Chiesa che dà speranza e apertura di cuore a tutti i cristiani nel mondo, soprattutto a coloro che soffrono.
La seconda ragione della commozione è l’incontro che il Papa sta favorendo tra le religioni e in particolare tra la comunità cristiana e le comunità islamiche. Senza minimizzare le differenze, egli spinge ad una alleanza per la pace e per la costruzione di una società nuova in cui non dominino più le guerre e le distruzioni.
In questo modo il Papa si è posto davanti agli occhi del mondo come testimone di Cristo e guida di tutti coloro che vogliono credere alla possibilità di una nuova pagina della storia degli uomini”.
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