In Emilia-Romagna nessuna criticità per il trasporto pubblico locale all’avvio della “fase 2”

autobus autista (1)

La Regione Emilia-Romagna non ha segnalato nessuna criticità per il trasporto pubblico locale nella prima giornata della “fase 2”: con trasporti monitorati in tempo reale, il raddoppio delle corse dei bus nelle città e nelle zone industriali e il controllo costante del numero di persone sui treni per mantenere le condizioni di sicurezza, dunque, la giornata di lunedì 4 maggio ha evidenziato un bilancio positivo per quanto riguarda la ripresa dell’attività lavorativa dopo il lockdown che durava da inizio marzo.

Per garantire la massima sicurezza e il distanziamento dei passeggeri, le aziende di trasporto pubblico locale hanno aumentato le corse degli autobus, soprattutto nelle ore mattutine. Inoltre le stesse aziende e Trenitalia stanno effettuando un controllo costante del servizio e sono pronte a intervenire in caso di affollamento e impossibilità per i passeggeri di mantenere il distanziamento sociale.

Nella mattinata del 4 maggio, nella fascia tra le 6 e le 9, sono stati monitorati 33 treni regionali che hanno registrato un carico medio di 52 persone a bordo, ben al di sotto dei posti disponibili. Sulla linea Porretta-Bologna, per esempio, con il maggior carico è stato coperto il 90% posti disponibili, mentre sulla Bologna-Portomaggiore solo il 67%. In assoluto il treno più carico ha trasportato 150 passeggeri, a fronte di una capienza di 600 posti a sedere, ora ridotta a 300.

A seguito della riorganizzazione del servizio, resasi necessaria per far fronte all’emergenza Covid-19, il servizio ferroviario (che nel momento della fase di lockdown era stato ridotto del 60% rispetto ai livelli precedenti, con una diminuzione dei passeggeri stimata tra il 90 e il 95%) è stato aumentato fino ad erogare in questo primo momento della “fase due” il 60% delle corse previste nell’orario standard.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico su gomma, invece, nei mesi di marzo e aprile il servizio urbano aveva subìto una riduzione di circa il 41%, mentre il servizio extraurbano di quasi il 48%; i passeggeri erano scesi complessivamente del 90%. Anche in questo caso il servizio è stato incrementato in misura variabile a seconda dei vari bacini provinciali.

Dal 4 maggio, in linea con le norme sul distanziamento sociale, la capacità dei mezzi pubblici è pari a circa il 40% sui treni e variabile tra il 25% e il 40% sui bus, a seconda delle caratteristiche. Per garantire ulteriormente la sicurezza dei passeggeri su treni e autobus, inoltre, sono state riorganizzate le procedure di salita e discesa dai mezzi, specializzando le porte in entrate e uscita al fine di evitare assembramenti. Sono inoltre effettuate tutte le operazioni di pulizia e di sanificazione previste dai protocolli sanitari, mentre per i passeggeri è obbligatorio l’uso della mascherina.

“È stata una buona partenza, le prime indicazioni sono positive e il sistema ha retto e tutti hanno dimostrato un grande senso di responsabilità”, ha commentato l’assessore regionale ai trasporti Andrea Corsini: “In questo momento è fondamentale la collaborazione di tutti ed è imprescindibile continuare a osservare comportamenti sicuri usando i gel igienizzanti e le mascherine e mantenendo le distanze di sicurezza. Continueremo a monitorare l’andamento del servizio e per questo ringrazio le aziende di trasporto e tutti gli operatori per il grande lavoro che stanno facendo. Il sistema regionale è pronto ad intervenire laddove si verifichino problemi per accompagnare nel modo migliore la ripresa delle attività e l’uscita dall’emergenza”.