La Galleria Bper Banca si apre al contemporaneo: dal 16 settembre al 5 febbraio, negli spazi espositivi di via Scudari a Modena, sarà allestita una mostra dossier dedicata ad Antonio Ligabue.
L’esposizione sarà inaugurata in occasione di Festivalfilosofia, di cui Bper Banca è main sponsor.
Il progetto si svilupperà a partire da quattro dipinti appartenenti alla collezione d’arte di Bper Banca. Accanto ai dipinti di proprietà dell’istituto bancario, sarà esposta una selezione di opere provenienti da collezioni private, per rappresentare i principali filoni cui si è dedicato l’artista: dalle lotte senza tregua tra gli animali selvaggi agli autoritratti, fino alle scene di lavoro nei campi, nelle quali si fondono realtà dello sguardo e memorie della patria perduta.
Il percorso espositivo comprenderà una ventina di dipinti, realizzati dal 1929 fino all’ultimo periodo di attività dell’artista, che dal novembre 1962 fu impossibilitato a dipingere per motivi di salute.
Intitolata ‘Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona’, l’esposizione, a cura di Sandro Parmiggiani, tratterà il tema della 22/a edizione di festivalfilosofia, ‘Giustizia’, in riferimento alla vicenda biografica dell’artista, dall’esilio dalla Svizzera fino ai ricoveri forzati in ospedale psichiatrico. Il catalogo è arricchito da alcune testimonianze documentarie provenienti dall’Archivio ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia. La mostra, promossa in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani, è parte di ‘Identità Inquieta’, cartellone che riunisce istituzioni culturali del territorio per esplorare il tema dell’identità. Bper Banca da tempo si impegna per combattere ogni forma di pregiudizio tramite progetti e azioni volti alla valorizzazione della diversità e dell’inclusione.
Ultimi commenti
si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
Ma a nessuno ha infastidito la sorridente e gioiosa presenza del Sindaco e dell'Assessore Bonvicini all'abbattimento di quel monumento dello spreco di risorse pubbliche e […]
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.