Il sindaco Fabbri: perché the show must go on

Fabbri Boss

“Che la musica di questa sera raggiunga le popolazioni colpite dall’alluvione con un unico grande abbraccio”.  Così il sindaco di Ferrara conclude un post, pubblicato nella tarda mattinata di oggi su Facebook, sul discusso concerto di Bruce Springsteen in programma oggi nella sua città, “un concerto che vista l’enorme complessità non può prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori, e che vede confluire in città migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno comprato un biglietto aereo, una stanza d’albergo per diversi giorni e si organizzano da tempo per raggiungerci”.
“Come potete immaginare sono stati giorni molto intensi, anche se ovviamente non sono paragonabili a quelli vissuti dai nostri fratelli romagnoli. Mi dispiace se qualcuno può aver pensato che Ferrara sia rimasta insensibile alla tragedia in Romagna solo perché non ha annullato il concerto del Boss. Ma vi posso garantire che da ex sindaco di Bondeno, che ha vissuto il terremoto del 2012, in prima linea, non ho mai chiesto che l’Italia o la Regione fermasse campionati, eventi e produzione di aziende per solidarietà nei nostri confronti – scrive ancora Fabbri – Primo perché non risolve nulla, se non creare altri danni economici a territori, lavoratori e imprese che hanno investito ingenti somme per la realizzazione dell’evento, secondo perché è un livello di demagogia che non mi appartiene.  Perchè è di questo che si tratta: in Italia c’è ancora una parte dell’opinione pubblica che pensa che il mondo degli eventi non sia un settore uguale agli altri, che se ne può fare tranquillamente a meno, e in virtù di questo può essere sacrificato in qualsiasi occasione. Nella realtà dei fatti sono aziende e persone che hanno subito più di tutte le altre categorie il peso di due anni di restrizioni Covid, ed è un peccato che qualcuno oggi lo abbia già dimenticato”.

“Conosco i romagnoli, grandi lavoratori e di grande cuore e sono felice per i messaggi che in queste ore ho ricevuto proprio da loro, esortandomi a non leggere le critiche e ad andare avanti.
Molto meno felice per tutti gli oppositori politici locali che, per posizioni meramente ideologiche, sono costretti a sfruttare ancora una volta tragedie come queste, che non mi vedono in alcun modo responsabile, per infangare il buon nome del mio operato e della città – continua Fabbri – Credo che la musica tutta, e a maggior ragione a questi livelli, abbia il grande potere di unire popoli e sensibilità di ogni parte del mondo.  Oggi Ferrara, come Forlì, Faenza, Cesena, Imola, Ravenna e tutta l’Emilia Romagna sono il centro del mondo e avranno l’occasione di dimostrare che nonostante tutto non ci pieghiamo dinnanzi alle avversità. Ma reagiamo attivamente, continuando a lavorare in silenzio e a testa bassa per il nostro territorio.
Godendo della popolarità mondiale che in questo momento abbiamo come città, credo possiamo fare molto di più che restare inutilmente fermi annullando un concerto.
Oltre alle squadre di soccorso che già operano in quelle zone da giorni, ho chiamato il sindaco Massimo Isola perché abbiamo deciso di “adottare” il comune di #Faenza, uno dei più colpiti, per dimostrare fattivamente tutta la nostra solidarietà.
Oltre alla donazione di 10mila euro dal Comune di #Ferrara, potranno pervenire le vostre attraverso questo iban
IT20V0627013199T20990000808 intestato al Comune di Faenza con causale “Donation for the flood Emergency 2023″.
Vi ricordo che Ferrara non è isolata e può essere raggiunta in vari modi: attraverso la A1, treni speciali e ultimamente sono stati riaperti anche tratti della a14 interessati dall’alluvione”.