Martedì 22 aprile la prima riunione dei cardinali dopo la morte di papa Francesco ha stabilito che il funerale del pontefice sarà celebrato sabato 26 aprile alle 10 sul sagrato della basilica di San Pietro in Vaticano. La liturgia sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, il decano del collegio cardinalizio.
Al termine della celebrazione eucaristica, il feretro sarà portato nella basilica di San Pietro e, successivamente, nella basilica papale di Santa Maria Maggiore per la tumulazione, come disposto dallo stesso papa Francesco nel suo testamento. Jorge Mario Bergoglio ha chiesto che la sua tomba “sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza”; il sepolcro “deve essere nella terra, semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.
Sono già numerosi i leader politici nazionali e mondiali che hanno annunciato la loro presenza alle esequie del 266° pontefice della Chiesa cattolica. Tra gli altri, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo fonti dell’agenzia Afp, dovrebbe arrivare a Roma anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la sua presenza (sarà in Vaticano assieme alla moglie Melania), così come il presidente dell’Argentina (il Paese natale del pontefice defunto) Javier Milei. È atteso a Roma anche il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva.
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