In questi giorni di incertezza nella complicata trattativa tra il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico per la formazione di un nuovo governo congiunto, il cosiddetto “governo giallorosso” alternativo alla maggioranza gialloverde M5S-Lega che ha governato il Paese negli ultimi 14 mesi, anche gli esponenti politici locali si stanno esprimendo a favore o contro questa ipotesi.
“Sul fronte politico o c’è una vera svolta dei Cinque Stelle o altrimenti è meglio andare al voto, anche se le elezioni per i Comuni e per noi sono una tragedia”, ha detto ad esempio il sindaco di Bologna e presidente del Pd dell’Emilia-Romagna Virginio Merola in una intervista al Corriere di Bologna.
“Credo che ci troviamo di fronte a difficoltà vere”, ha sottolineato il primo cittadino felsineo: “Il Movimento 5 Stelle deve decidere da che parte stare, deve riuscire a diventare politicamente adulto. Con la strategia dei due forni non si va da nessuna parte: a loro serve una strategia, non un posizionamento. Nella situazione attuale il nome di Conte è inaccettabile, noi non siamo i pezzi di ricambio dei Cinque Stelle, non siamo disponibili a firmare un contratto”.
Il sindaco Merola ha anche svelato di aver chiesto al segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, che al momento ha in mano le redini della trattativa da parte dem, “di provarci nella chiarezza e nella trasparenza, ma se non ci sono queste condizioni meglio andare a votare”.
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