A poco meno di un anno di distanza da quello scoppiato nel novembre del 2020, quando ben 26 persone – tra ospiti e operatori – risultarono positive al Covid-19, all’Asp Don Cavalletti di Poiago di Carpineti (in provincia di Reggio) è stato registrato un altro focolaio di contagi da nuovo coronavirus, che questa volta ha interessato finora sette persone positive al tampone nella storica casa residenza per anziani della montagna reggiana.
La scoperta è arrivata grazie a un controllo di routine sul personale che lavora nella struttura, che ha fatto emergere la positività di un operatore: il sospetto che quest’ultimo, completamente asintomatico, potesse aver contagiato inavvertitamente qualche ospite ha convinto la direzione a estendere lo screening a tutti gli ospiti e gli operatori dello stesso nucleo residenziale, circostanza che ha permesso di rilevare altre sei positività al virus Sars-Cov-2, tutte relative a persone residenti nella residenza per anziani e vaccinate con doppia dose. Nessuno di loro, in ogni caso, rischia di dover ricorrere al ricovero ospedaliero, in quanto per lo più asintomatici.
A quel punto è scattato il protocollo previsto in questi casi (la collocazione dei positivi in isolamento e lo stop alle visite dei familiari degli ospiti) e la situazione è stata segnalata immediatamente all’Ausl, che per sicurezza ha effettuato una serie di tamponi molecolari per confermare le sette positività. Il sindaco di Carpineti e presidente dell’Unione montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano Tiziano Borghi, pur preoccupato per il focolaio, ha assicurato che al momento “la situazione è sotto controllo”.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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