Finanziamento ai partiti. Renzi cita Moro: non ci faremo processare in piazza

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“La magistratura pretende di decidere cosa è un partito e cosa no. E se al pm affidiamo non già la titolarità dell’azione penale ma dell’azione politica, questa Aula fa un passo indietro per pavidità e lascia alla magistratura la scelta di cosa è politica e cosa non lo è”. Lo ha detto Matteo Renzi il leader di Italia Viva Matteo Renzi prendendo la parola nel dibattito sul finanziamento alla politica in Senato.

Ha poi proseguito il senatore  Matteo Renzi durante il suo intervento in Aula dicendo che a proposito della vicenda della Fondazione Open c’è stata “una violazione sistematica del segreto d’ufficio sulle vicende personali del sottoscritto. Non è uno stato di diritto questo, siamo alla barbarie. Non ci faremo processare nelle piazze”,  citando Aldo Moro sul caso Lockeed. “Avere rispetto per la magistratura è riconoscere che magistrati hanno perso la vita per il loro impegno. A loro va il massimo rispetto. Ci inchiniamo davanti a queste storie. Ma a chi oggi volesse immaginare che questo inchino diventi una debolezza del potere legislativo si abbia la forza di dire: contestateci per le nostre idee o per il jobs act ma chi volesse contestarci per via giudiziaria sappia che dalla nostra parte abbiamo il coraggio di dire che diritto e giustizia sono diversi dal giustizialismo”.

Bonino: i processi si fanno in tribunale. “I processi si fanno in tribunale, né sulla carta stampata né su Facebook né da nessuna altra parte e la presunzione di innocenza deve essere un caposaldo non a fasi alterne ma che difende tutti i cittadini. Sta ad altri provare la colpevolezza, non a noi provare l’innocenza”. Lo ha detto Emma Bonino nel dibattito sul finanziamento ai partiti nell’Aula del Senato. “In questo momento di confusione generale questi principi saldi pare non esistano più, lo vediamo nella prescrizione e in altri aspetti preoccupanti di una politica sulla giustizia manettara o di inasprimento delle pene”, ha concluso.