Da Gattatico la corsa di Emilia Coraggiosa

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Si è avviata ufficialmente ieri sera la campagna elettorale di Emilia-Romagna Coraggiosa a Taneto di Gattatico, al circolo Fuori Orario, a pochi passi da Casa Cervi, terra natale di Nilde Iotti. Nel corso della serata sono stati presentati candidate e candidati di Reggio Emilia a Parma provenienti da diversi ambiti dell’impegno civile per professionalità e competenze: dalla salute all’ecologia; dalla scuola all’associazionismo. Per Reggio Emilia: Federico Amico; Mara Bertoldi; Sergio Guaitolini; Elena Maccaferri e per Parma: Matteo Angri; Marco Boschini; Maurizio Ghisoni; Silvia Massera; Anna Rita Maurizio.

In apertura l’intervento di Elly Schlein ha ricordato le Madri Costituenti, le tante donne elette nelle amministrazioni, le battaglie femminili per il diritto al lavoro, la prima scuola dell’infanzia a Reggio Emilia e la figura di Adriana Lodi, plaudendo l’approvazione di ieri da parte della Camera dei Deputati della mozione di maggioranza a prima firma di Rossella Muroni relativa alla dichiarazione di emergenza climatica. L’atto impegna il Governo a dichiarare l’emergenza climatica, rafforzare il Piano energia e clima per dare attuazione agli impegni dell’Accordo di Parigi, tagliando gradualmente i sussidi dannosi per l’ambiente e realizzando un piano strutturale di messa in sicurezza del territorio per accelerare la transizione energetica e ridurre le emissioni di CO2 accompagnando l’Italia verso la conversione ecologica.

In questo ambito è inoltre intervenuta nel dibattito sviluppatosi in questi giorni a seguito del titolo del quotidiano Libero su Nilde Iotti e delle recenti dichiarazioni del giornalista Sallusti, criticando anche l’incoerenza politica della Lega e le posizioni assunte da Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione.

“L’Emilia-Romagna è immersa in un contesto europeo che ha vissuto una crisi economica e sociale violentissima che ha portato a un aumento delle disuguaglianze anche in una regione che funziona bene come la nostra, facendo largo a un disagio profondo nelle nostre comunità che non va sottovalutato ma ascoltato offrendo risposte nuove ai nuovi bisogni. Noi oggi chiediamo un nuovo coraggio, il nuovo coraggio che serve per affrontare insieme le due grandi sfide su cui ci giochiamo il futuro: l’emergenza climatica e quella sociale. Coraggiosa è una lista ecologista e progressista, ma anche femminista perché non possiamo scrivere buone politiche pubbliche con un occhio chiuso, quello delle donne: infatti, proprio oggi, anche grazie all’ostinata battaglia portata avanti da Rossella Muroni alla Camera è stata approvata la dichiarazione di emergenza climatica, segno che le politiche delle donne possono portare nuovo slancio al Paese”. – ha detto Elly Schlein nel discorso di apertura di ieri sera a Reggio Emilia, durante la presentazione di candidate e candidati del territorio.

“La partecipazione delle donne in politica è importante: mi auguro ce ne siano sempre di più e anche quando ci sono, come nel caso della candidata della Lega Lucia Borgonzoni, vorrei che alla partecipazione seguisse la coerenza sulle battaglie fatte. E’ inutile che si dichiarino contrari alla violenza di genere quando in realtà ci sono da parte loro affermazioni gravissime come quella di un consigliere comunale della Lega a Casalecchio di Reno che ha sostenuto che il 90% delle denunce fatte da vittime di violenza di genere sarebbero false, salvo poi correggersi, o se i consiglieri comunali della Lega a Bologna si astengono su un importante provvedimento che coinvolge lo stanziamento dei fondi proprio per le donne che hanno subito violenza e i centri antiviolenza della città Metropolitana e nei sette distretti socio sanitari per le pari opportunità. Ci vuole coerenza: lo vediamo nelle nuove amministrazioni come quella di Forlì che non ha tardato a far capire quali siano le loro priorità bloccando dei progetti già approvati dalla Regione per il contrasto alle discriminazioni di genere e per orientamento sessuale”.

E ancora,
“Non è bastato Libero che si è permesso d’insultare le donne emiliane e la figura di Nilde Iotti – ha sottolineato la Schlein nel suo discorso – dobbiamo ascoltare Sallusti dire che le romagnole sono note nel mondo per la loro esuberanza. Tralasciando la grave allusione sessuale che ha voluto fare, devo dire che è vero, le donne emiliano-romagnole sono note per una particolare esuberanza: quella che hanno dimostrato nella Resistenza con la presenza nei gruppi di difesa della donna, di una folta schiera di staffette e combattenti, passando per le battaglie per il suffragio universale, fino alla loro entrata nelle istituzioni. Senza citare le Madri costituenti, perché sarebbe troppo ovvio per chi la storia la conosce, sono circa duemila le elette nei consigli comunali in Italia nella primavera del 46 di cui 230 nei comuni dell’Emilia Romagna. Amministratrici, che hanno saputo raccogliere e dare risposte concrete alle richieste della società, ad iniziare dall’idea del lavoro come diritto per ciascuna, coniugato alla necessità di servizi che portò all’istituzione della prima scuola dell’infanzia comunale a Reggio Emilia nel 63 e poi Modena e a Bologna, la cui promotrice, Adriana Lodi, è una donna che proveniva dall’esperienza operaia e sindacale, e ha recentemente ricevuto riconoscimenti ufficiali nel nostro territorio”.