Secondo il monitoraggio di Federazione Moda Italia Emilia-Romagna, effettuato in collaborazione con Confcommercio Emilia-Romagna e Iscom Group su un panel di qualche decina di commercianti del settore dell’abbigliamento, sono partiti male i saldi invernali 2022 in Emilia-Romagna, che hanno preso il via lo scorso 5 gennaio.
Per il 64% degli intervistati, infatti, nei primi venti giorni si è registrato un sensibile calo degli incassi: tra questi, un commerciante su cinque ha denunciato un calo di oltre il 40% nel volume d’affari rispetto allo stesso periodo del 2021. La clientela è orientata ad acquistare solo lo stretto necessario (dato confermato dal 60% dei partecipanti al questionario), con l’attenzione focalizzata sia sul prezzo che sul rispetto delle norme di sicurezza sanitaria anti-Covid.
Basso l’importo dello scontrino medio: per il 40% degli intervistati è tra i 50 e i 100 euro, per il 25% sotto i 50 euro. I prodotti più acquistati sono maglieria, capispalla e pantaloni. Pessimo il sentiment dei commercianti sulle prospettive a breve termine: il 68% del panel prevede nelle prossime settimane di saldi vendite in ulteriore diminuzione, e il 77% ritiene che l’introduzione dell’obbligo di green pass base per accedere ai negozi (misura che sarà in vigore dal primo febbraio ) causerà un ulteriore calo delle presenze.
“In queste settimane sta prendendo forma la tempesta perfetta: agli effetti della pandemia, che nei fatti si concretizzano in un latente lockdown, si sommano le pesanti ripercussioni di una violenta inflazione, con un insostenibile aumento delle materie prime, delle bollette e con una semi-paralisi del sistema di approvvigionamento delle merci”, ha detto il presidente di Confcommercio Emilia-Romagna Enrico Postacchini: “Apprezziamo i segnali di sostegno al settore moda che stanno arrivando dal governo e dalla Regione; non tanto per la consistenza degli aiuti, sicuramente insufficiente, ma per aver riposto finalmente attenzione alla crisi che sta attanagliando i negozi al dettaglio e che avrà bisogno di interventi strutturali e non episodici”.
Per Marco Cremonini, presidente di Federazione Moda Italia dell’Emilia-Romagna, “stiamo registrando ulteriori preoccupanti segnali di contrazione delle vendite a seguito dell’elevata diminuzione dei movimenti delle persone e del diffusissimo sentiment negativo che rallenta, e in alcuni casi inibisce, i consumi interni, soprattutto gli acquisti di prodotti di moda, nonostante questo periodo di sconti”.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]