Non è stato un semplice “rimbalzo” quello fatto segnare dall’export reggiano nel 2021. L’aumento del 21% del flusso dei prodotti delle imprese locali verso l’estero, infatti, ha consentito di stabilire un nuovo record per le nostre esportazioni, giunte ad un valore di 11,6 miliardi.
“Un dato senza precedenti – sottolinea il Commissario straordinario della Camera di Commercio, Stefano Landi – che ha consentito non solo di recuperare la caduta del 2020 (- 10,4%, con un valore attestato a 9,6 miliardi), ma di superare abbondantemente anche il dato pre-covid del 2019, quando le nostre esportazioni si erano portate a 10,7 miliardi”.
“E’ evidente – prosegue Landi – che gli scenari internazionali che si sono determinati con la guerra in Ucraina e il vertiginoso aumento del costo di tante materie prime, e non solo dell’energia, determinano forti preoccupazioni sul futuro dei livelli produttivi e, conseguentemente, delle esportazioni, ma è ugualmente importante sottolineare questa straordinaria capacità competitiva del sistema produttivo reggiano, che proprio sui mercati esteri ha conseguito i risultati migliori nel 2021, realizzando incrementi largamente superiori a quelli, pur molto buoni, che le ultime analisi congiunturali attribuiscono al Pil 2021 (+8%)”.
A conferma del forte dinamismo dell’economia, e in particolare della manifattura reggiana, che ha registrato un incremento della produzione del 12,5%, arriva anche il dato relativo alle importazioni: +39% rispetto al 2020 e +25% rispetto al 2019, con un saldo positivo della bilancia commerciale pari a 5,9 miliardi di euro.
Gli andamenti sono evidenziati dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio su dati Istat; da qui esce anche confermato il dodicesimo posto del nostro territorio nella graduatoria delle province italiane per valore di merci esportate e la terza posizione nella graduatoria regionale dopo Bologna e Modena.
Entrando nel dettaglio dei singoli settori, la domanda estera di manifatturiero reggiano, che rappresenta il 99% dell’export della nostra provincia, nel 2021 ha riguardato soprattutto i macchinari (per un valore di 4,4 miliardi di Euro, +13% sul 2020 e -12% sul 2019), la siderurgia (+44% sul 2020 e +27% rispetto al 2019) e gli apparecchi elettrici (+34% sul 2020 e +30% sul 2019).
Bene anche la filiera agroalimentare (l’unica che aveva registrato crescite nel 2020, con un +1% per i prodotti lattiero-caseari e un +7% per il vino), che segna un incremento del 12% rispetto al 2020 e dell’11% sul 2019, così come il tessile e abbigliamento che registra variazione del 13% rispetto al 2020, anche se i valori sono ancora inferiori rispetto a quelli del 2019 (-12%).
Guardando all’area europea, i principali partner delle imprese locali continuano ad essere Germania, cui è destinato il 14% del nostro export (pari a 1,6 miliardi di Euro) e Francia (12%, 1,4 miliardi di Euro).
Il flusso di beni verso i Paesi europei ammonta complessivamente a 8,2 miliardi di euro, pari al 70% sul totale dell’export reggiano, con un incremento del 21% sul 2020 e del 7% sul 2019.
I ritmi di crescita più sostenuti si registrano verso i Paesi del continente americano (+23% sul 2020, +9% sul 2019) e del continente asiatico (+26% sul 2020, +13% sul 2019): primi tra questi gli Stati Uniti, dove le vendite di prodotti reggiani nel 2021 hanno raggiunto un valore pari a 1,1 miliardi di Euro, e la Cina che assorbe i nostri prodotti per complessivi 439 milioni, cui corrispondono importazioni per un valore di 762 milioni di euro.
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