Evangelisti (FdI): Bonaccini sulla sanità non ha diritto di critica

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“Bonaccini, lei non ha alcun titolo per muovere critiche sulla sanità, men che meno ad un governo in carica da soli 50 giorni che deve gestire complessi dossier lasciati dai predecessori.”

Così Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Emilia-Romagna dopo la critica mossa dall’esponente Pd al Governo Meloni.

“Io apprezzo la forza espositiva – prosegue Evangelisti – del Presidente della Giunta, devo ancora decidere se i modi da maschio alpha del Governatore vogliano essere uno sprone per i suoi elettori (certamente non per me e i nostri elettori) oppure se sia realmente così poco democratico, ma a tutto c’è un limite, anche se si tratta del racconto di fantascienza più assurdo sentito recentemente. I disastri della sanità emiliano-romagnola a guida Pd sono sotto gli occhi di tutti “caro” Bonaccini e tutti noi rammentiamo ancora molto bene quanto si è dovuto arrampicare sugli specchi per giustificare un buco da oltre 800 milioni nell’ultima discussione effettuata sul bilancio della Regione”.

Per la capogruppo di Fratelli d’Italia è più che palese il tentativo di raccontare una verità del tutto priva di fondamenta e rammenta a Bonaccini una serie di passaggi cruciali per la sanità regionale: “i richiami della Corte dei conti sulle spese dei dispositivi medici sono precedenti all’emergenza Covid, il depauperamento della struttura sanitaria regionale, soprattutto della sanità territoriale, è ben precedente al Covid, i disastri dell’Ausl Romagna anticipano di molto il Covid, il caos organizzativo e strategico nella pianificazione delle strutture sanitarie principali dei nostri territori anticipano di molto il Covid e le liste di attesa non sono nate con il Covid, bensì sono un problema peculiare che precede di molto il Covid e di cui lei, “caro” Bonaccini, continua a non preoccuparsi a partire dallo scorso mandato”.

Dopo aver fatto una lista dei principali fallimenti del numero uno della Regione, la chiusura di Evangelisti è lapidaria: “Come ho detto, posso anche apprezzare la forza che Bonaccini sfoggia a più non posso per coprire le tante, troppe magagne del suo periodo di dominio regionale, ma apprezzerei, almeno in certi casi, un po’ più di pudore e senso della realtà. I disastri compiuti in quella che era una delle regioni leader della sanità nazionale sono di tutta evidenza e questa macchia, “caro” Bonaccini, la seguirà per sempre in qualunque ruolo politico andrà a ricoprire, fosse anche quello di segretario nazionale del Pd. Perché ricordo a lei e a tutto il centro-sinistra che un bel tacer non fu mai scritto…”.