Solo a Reggio l’esercito in città è di destra?

Pattuglie Militari in Stazione per P.Romanini (FotoDELPAPA)

di Stefano Salsi

 

Dopo Parma, Rimini, Bologna, diverse altre citta tra cui Modena e Piacenza (città governate dal centrosinistra) paiono convinte dell’utilità dell’esercito in città.
Ricordo che ‘Strade sicure’ è un’operazione di sostegno alla pubblica sicurezza, avviata in Italia nel 2008, che consente l’utilizzo del personale delle forze armate italiane in attività di ordine pubblico, nel contrasto alla criminalità e micro criminalità urbana.

In città ci vivo come uno che lavora, fa la spesa, talvolta esce, fa due passi. Non da oggi sento concittadini che mi dicono di aver paura ad uscire di casa. Mia figlia quando viene a cena a casa mia in centro, non esce a prendere l’auto (abita in un altro Comune) se non l’accompagno. Una ragazza, una donna, non ci pensa ad avventurarsi oltre piazza Fontanesi o piazza San Prospero da sola dopo le 21.

Non si può negare che ci siano disperati fatti di crack che minacciano le persone con bottiglie rotte in cerca di soldi. A me capita quotidianamente di vederli in via Emilia ospizio. In via 4 novembre, i residenti sostengono che costoro vivano sotto i portici. Alle 7:30 di mattina quando la percorro a piedi per andare in stazione vedo i resti (anche organici) dei bivacchi notturni davanti ai portoni dei condomini.

Poi quanti sono? 30, 40, 60? Non credo molti di più. Proprio per questo non pare possibile che tengano in ostaggio interi quartieri. Una città come Reggio deve poter far fronte a 60 disperati. Che, occorre sottolinearlo, sono esseri umani di cui occuparsi.

Stazione, reggiane, tutto il centro nord via Emilia (Teatri, giardini, via Roma, via Secchi), tutto Ospizio, Mirabello, piazzale Europa. Mandereste vostri figli a passeggiare in queste vie, soprattutto col buio?

Nessuno vi da la colpa, sono problemi che attraversano tutte le città come la nostra. Ammettiamolo però, lo spettacolo è desolante.

Se un pezzo di città, tre quarti del centro, non sono frequentabili, vuol dire che la criminalità micro o macro comanda. Significa che nella democrazia qualcosa s’è inceppato, perché in un tempo davvero complesso, dove la maggior parte delle persone ha paura che il futuro sia peggiore del presente e del passato, non è accettabile che molti cittadini non si sentano sereni nel posto in cui vivono.

C’è chi ricorda, con ragione: “Ai miei tempi ai giardini non si poteva andare. Era il regno di tossici e spacciatori. Adesso ci sono 3 adolescenti bulli che fumano le canne”.

Poi c’è chi sostiene, sempre a regione, che fumare crack e scoppiare petardi è degrado, non criminalità. Al netto dei rilievi penali dei singoli che ci stanno tutti.

A costoro mi sento di dire che:

1) Vero che un tempo c’erano tossici e bulli, ma non per questo oggi i balordi non molestano costantemente le persone.

2) Non ripiango certo la Spaggiari, ma ricordo che nominò Russo (al tempo capo della Squadra Mobile) Comandante della Polizia Municipale. Forse era una risposta insufficiente, o forse era solo propaganda, ma almeno era una risposta.

3) Non c’è bisogno di ricordarmi che la sicurezza non è principalmente figlia della repressione, ma principalmente di cura della città e della comunità, educazione alla legalità, inclusione dei fragili, prevenzione del disagio sociale.

Tutto molto corretto. Ma quando le cose stanno come ora non puoi parlare solo di questo, dicendo solo (anche questo vero) che in altre città si sta peggio, per convincere i cittadini che ti stai occupando di loro.

Un sommesso suggerimento mi sento di darlo a chi governa la città.

Visto che l’esercito prima o poi arriverà (come è avvenuto in molte città governate dal centrosinistra accanto a noi), perché non lo chiedete voi?



C'è 1 Commento

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  1. paolo

    Manca solo l’esercito in città per rendere ancora più delirante e grottesco il momento sociopolitico che stiamo vivendo.


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