La Filarmonica Arturo Toscanini e il suo direttore principale Enrico Onofri inaugurano il 21 ottobre alle 20,30 la 47/a stagione concertistica all’Auditorium Paganini di Parma con i Royal Fireworks di Händel, la Cenerentola di Rossini e la Quinta Sinfonia di Beethoven, tre opere emblematiche scritte da tre grandi compositori legati dai fili della storia.
Il concerto verrà replicato al Teatro Rossini di Lugo il 22 ottobre, promuovendo il concetto di stagione diffusa con il quale la Toscanini porta la sua musica in altre città dell’Emilia-Romagna, e poi di nuovo a Parma, il 23 ottobre.
Il programma rispecchia le due “anime” del percorso che Enrico Onofri sta compiendo con l’orchestra fin dalla sua nomina. Da un lato, l’approccio al grande repertorio settecentesco, condotto con la consapevolezza stilistica di uno degli interpreti italiani di riferimento per la musica barocca, incontrerà una tra le pagine più amate di Händel, la Musica per i reali fuochi d’artificio, la solenne suite che il compositore scrisse per accompagnare le celebrazioni pirotecniche volute da Re Giorgio II in occasione della Pace di Acquisgrana, nel 1749.
Dall’altro, il lavoro sull’integrale delle Sinfonie di Beethoven, che, dopo la Terza, la Settima e l’Ottava, toccherà ora la celeberrima Quinta Sinfonia in do minore. Con il suo incipit di quattro note (“il destino che bussa alla porta”, secondo alcuni commentatori contemporanei) questa sinfonia ha influenzato tutta la cultura del Novecento, dalle arti figurative al cinema, fino ai più recenti successi della musica disco, contribuendo a trasformare il compositore in un’autentica ‘icona pop’. Se sappiamo che Beethoven amò la musica di Händel, siamo certi del fatto che il compositore conobbe Gioachino Rossini, durante il viaggio che quest’ultimo compì a Vienna nel 1822. Rossiniano sarà infatti il “cameo” della serata, con l’Ouverture da La Cenerentola, opera buffa tra le più amate del genio pesarese.
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si certo, infatti adesso cella diventerà meta turistica di alto livello....
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peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.