Prospettive diverse per l’attività artigiana. L’istantanea dell’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, mette in evidenza un rallentamento della ripresa per l’industria e una ripresa nelle costruzioni.
Artigianato nell’industria. Nel primo trimestre del 2018 si è registrato un brusco rallentamento del ritmo di crescita. La produzione è aumentata dello 0,5% rispetto al corrispondente trimestre del 2017 dopo 15 mesi di espansione tra l’1,5 e il 2,0%. La crescita del fatturato complessivo a prezzi correnti ha subito uno stop ancora più brusco (+0,1%), grazie all’accelerazione dell’andamento del mercato estero (+0,9%). Il processo di acquisizione degli ordini ha subito un rallentamento meno marcato (+0,7%), grazie a un ulteriore ripresa della componente estera (+1,5%). Continua, lievemente più contenuto, il calo delle imprese artigiane attive nell’industria, che a fine marzo erano 28.253, in flessione dell’1,2%, ovvero 340 imprese in meno rispetto a un anno prima. A livello nazionale la perdita è stata più ampia (-1,8%). Secondo l’indagine, la tendenza negativa domina tutti i macro-settori considerati, è determinata per settore dalla flessione nel gruppo della meccanica, elettricità ed elettronica e dei mezzi di trasporto e nell’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche, mentre per forma giuridica viene determinata dalla sensibile riduzione delle società di persone, nonostante l’aumento delle società di capitale.
Artigianato delle costruzioni. Attenuatasi nel trimestre precedente – secondo lo studio Unioncamere regionale – la tendenza positiva si è prontamente rafforzata e il volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane delle costruzioni è aumentato del 2,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso, oltre l’incremento dell’1,5% riferito al complesso delle costruzioni regionali. A fine marzo le imprese artigiane attive erano 51.464, quindi 844 in meno (-1,6%) rispetto a un anno prima, con una riduzione più contenuta di quella del trimestre precedente, lievemente inferiore a quella dell’artigianato delle costruzioni nazionale (-1,8%). La flessione risultata più rapida per le imprese attive nella costruzione di edifici, ma più ampia per quelle che eseguono lavori di costruzione specializzati, secondo la forma giuridica è derivata soprattutto dalle ditte individuali.
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Ha perfettamente ragione il sig.andrea Reggio e' diventata una citta' orrenda sporca, gestita in un modo orrendo, mi domando,i nostri politici locali se se ne
E il mercato non va bene, la musica non va bene, la Ztl non va bene, le aree verdi non vanno bene, i parcheggi non […]
Ecco bravo, vattene da Reggio che di gente come te ne facciamo volentieri a meno. Poi mi saprai dire se in altre città la situazione