Elezioni 24, a Carpineti è tempo di veleni

Borghi e Lugli

“A Carpineti, tra ottimi tortellini, vin brulè e altre bontà natalizie, corre voce che il sindaco è intenzionato a candidarsi per il terzo mandato. Con una lista targata inequivocabilmente Centrodestra immagino”. E’ quanto afferma, in una lunga e polemica nota inviata agli organi di informazione, il consigliere comunale (ed ex assessore fino alle dimissioni nel settembre 2022) Roberto Lugli, in passato anche consigliere provinciale dei Ds. Proprio sulle sue dimissioni, Lugli ritorna avazando anche l’eventualità di un terzo mandato del sindaco Tiziano Borghi, se passasse la riforma a cui sta lavorando la maggioranza di governo.

Questa la nota di Lugli.

Il sindaco di Carpineti, rispondendo a un’interpellanza della consigliera di opposizione Rita Migliaccio in merito alla crisi di Giunta avvenuta a seguito delle mie dimissioni e, un anno dopo, di quelle del vicesindaco, ha affermato che la causa del mio allontanamento dall’esecutivo è da ricercare nel “conflitto inconciliabile tra il vicesindaco e l’assessore Lugli che comprometteva il buon funzionamento della Giunta stessa”. Ed ha aggiunto: “Come risaputo, avevo chiesto all’assessore Lugli di fare un passo indietro per riconciliare la Giunta ma non di dimettersi come consigliere, ruolo che lo avevo pregato insistentemente di conservare”.

Dunque, la Giunta non si è riconciliata se a un anno dalle mie dimissioni anche il vicesindaco se n’è andato con una lapidaria sua motivazione: “Non essendo più in sintonia sulla gestione di importanti tematiche che riguardano il nostro Comune, non c’è più la possibilità di proseguire il mio mandato”.

Evidentemente la causa del conflitto non ero io, come invece il sindaco vuole far credere.

Quanto al fatto che il sindaco mi aveva pregato insistentemente di non dimettermi da consigliere beh, qui si sprofonda davvero nel ridicolo. Il sindaco toglie deleghe e fiducia a un assessore facendolo dimettere nel giro di 48 ore (come se avesse fatto o detto chissà che cosa) e gli chiede di rimanere al suo fianco in qualità di consigliere? Suvvia!

Come dimostra la seguente cronologia (anno 2022) la vicenda che porta alle mie dimissioni è piuttosto grave, anche se inizia con un elogio alla produttività.

11 luglio: il sindaco, con un comunicato per la stampa da lui redatto, decide di rispondere al Gruppo di minoranza “Carpineti Civica” in merito all’attività svolta dall’assessore Lugli, sottolineando, in buona sostanza, di non conoscere un Comune in Appennino in cui vi sia un assessore che abbia fatto di più.

Dal 16 luglio al 26 agosto, nella centralissima Piazza Matilde di Canossa, si tiene il “Salotto letterario con la Tavola tresinaria”: 8 incontri ideati e organizzati in collaborazione con l’Associazione Scrittori Reggiani – ed in particolare con la sua presidente, Prof.ssa Clementina Santi (che ancora ringrazio!) – a cui partecipano scrittori, giornalisti, editori, musicisti, il prof. Romano Prodi (dal 1993 cittadino onorario di Carpineti e da allora mai più invitato ad alcuna iniziativa pubblica in paese; per l’occasione la sua intervista è trasmessa integralmente da “Telereggio”), l’on. Iva Zanicchi, vengono offerti assaggi di prodotti tipici locali. La partecipazione ha contato un migliaio di presenze. Una bella opportunità promozionale per Carpineti.

13 agosto: si svolge la camminata Lago dei pini (Casina)-Valcava (Carpineti), organizzata insieme all’Associazione Culturale Effetto Notte di Casina, allo stesso Comune, con un concerto conclusivo a cui hanno preso parte circa 200 persone.

29 agosto: con un incontro molto partecipato viene ricordato il compianto Don Pietro Ganapini. L’iniziativa è promossa insieme alla sua famiglia, all’Istituto scolastico “Gregori” di Carpineti e Casina, alla Parrocchia di Pantano. Le alunne e gli alunni delle “medie”, insieme ai loro insegnanti, presentano tanti elaborati di alto valore simbolico sull’importanza della Scuola: tema a cui Don Pietro ha dedicato l’impegno di una vita.

Un programma intensissimo. Tutti eventi di successo come dovrà ricordare il sindaco in apertura del Consiglio comunale il 21 settembre (minutaggio 1’:42” e 9’:15” della registrazione agli atti), omettendo accuratamente di citare chi li ha ideati e organizzati, ovvero il sottoscritto (goffo tentativo di damnatio memoriae?).

4 settembre: pubblicazione sulla mia pagina Facebook della foto di una cena con la mia famiglia il 2 settembre a FestaReggio-Festa provinciale del PD.

9 settembre: un consigliere comunale di maggioranza si accorge della foto e pubblica immediatamente un post sulla propria pagina FB giudicando il luogo della cena di famiglia inappropriato; mi viene riferito che, qualche giorno dopo, egli scriverà al sindaco ricordando che nella passata legislatura si dovette dimettere un consigliere, reo di essersi recato più volte alla Cripta Mussolini a Predappio, chiedendo per me gli stessi provvedimenti; inoltre sottolinea di non voler rimanere in maggioranza con uno del PD, ritenendo di aver fatto parte di una lista civica. In verità le dimissioni del consigliere la passata legislatura – contro il parere del sindaco – non avvennero per colpa di una scampagnata al sepolcro del dittatore fascista, bensì per avere assunto una responsabilità rappresentativa in un partito politico di Centrodestra, compromettendo, di fatto, la natura civica della lista che lo aveva eletto.

A questo punto devo precisare di non essere iscritto ad alcun partito politico – e il sindaco lo sa bene – e, conseguentemente, non posso ricoprire alcun ruolo di responsabilità partitica.

15 settembre: a tambur battente il sindaco mi convoca per dirmi “devi dimetterti da assessore, da consigliere vedi un po’ tu…”.

17 settembre: il sindaco apre la riunione di maggioranza affermando che la “gerarchia del Gruppo composta da lui, vicesindaco e capogruppo” ha deciso di farmi fare un passo indietro. In altri termini: dimissioni dell’assessore Lugli. Perentorie. Entro 48 ore (!), per “decisione gerarchica”.

Con ogni probabilità, il “pretesto” è maturato nella convinzione del sindaco, secondo cui le elezioni che lo hanno fatto primo cittadino per la seconda volta (anno 2019) sono state vinte dal Centrodestra come ha ripetuto più e più volte lui stesso al termine di un Consiglio comunale (è verificabile ascoltando la registrazione al punto 1:55’:55”, all’Albo pretorio con Delibera consigliare n. 58/2022).

Affermazione inaccettabile poiché le elezioni in questione sono state vinte da una lista civica a cui candidati e sostenitori hanno partecipato in buona “fede civica”, responsabilmente convinti di poter dare il proprio contributo assolutamente disinteressato all’amministrazione del proprio Paese. Infatti, a occhio e croce oserei dire che all’incirca la metà dei candidati ha alle spalle esperienze elettive pubbliche, associative ed altro ancora, piuttosto distanti da posizioni di Destra-Centrodestra (materia di approfondimento per il Centrosinistra?).

Del resto anche la mia candidatura era sottoposta a condizioni molto precise, garantite dal capolista, messe nero su bianco nel programma elettorale che ho concorso a redigere con alcune priorità tra cui: lista realmente civica – ovvero con candidati non iscritti ad alcun partito politico (posto che una tessera partitica non corrisponde a un marchio d’infamia, tutt’altro); impegno a promuovere la valorizzazione dell’alta Valle del Tresinaro tra i Comuni di Baiso, Carpineti, Casina, Viano (obiettivo da me perseguito fin quando ero in Consiglio provinciale, anni 1995-2004, e che considero ancora valido, arrivando a proporre per essa un’“area vasta” identitaria di technology valley in virtù della presenza di un importante gruppo industriale meccatronico).

Dunque ritengo di non avere per nulla “snaturato” la “Lista civica bene comune per Carpineti” dove alle elezioni 2019 sono risultato primo degli eletti con 147 preferenze (gli ex vicesindaco Costetti e capogruppo Enrico Rossi, ne ottennero rispettivamente 99 e 97 ndr).

La mia opinione politica è orientata al Centrosinistra? Certamente, da sempre, ed è un fatto altrettanto pubblico tant’è che alle Elezioni regionali del 2014 sono stato candidato in una lista civica a sostegno del presidente Stefano Bonaccini.

A questo punto, per capire la crisi di Giunta occorre guardarla con le lenti della verità e leggere tutta la corrispondenza (avviata su mia iniziativa) tra me e il sindaco dal 21 ottobre e il 7 novembre 2022. Dà conto e conferma quanto cronologicamente ricostruito più sopra. Egli dovrebbe metterla a disposizione dei consiglieri comunali e della comunità carpinetana che essi rappresentano; per quanto mi riguarda ha il mio personale consenso: trattandosi di una vicenda istituzionale, di rilievo pubblico, penso sia giustificabile uno “strappo” alle regole della privacy (qualora vi fosse ma ne dubito fortemente).

Predappio può dunque essere idealmente accostato al Campovolo? Non scherziamo. Il pensiero che rimanda al duce incarna il Ventennio; i volontari di FestaReggio rappresentano la parte che lo ha tenacemente combattuto in nome della libertà, come fecero in tantissimi, tra cui mio padre e i fratelli di mia madre (uno morto in battaglia per respingere un rastrellamento dell’esercito tedesco, l’altro imprigionato nelle carceri nazifasciste), partigiani con la 27esima brigata modenese “Bigi”. A coloro che hanno ancora qualche dubbio sulle diversità dei ruoli consiglio la lettura del bel libro di Aldo Cazzullo, “Mussolini il capobanda”.

Con le affermazioni pubbliche del sindaco (“elezioni vinte dal Centrodestra”) la qualificazione civica dei candidati che diedero la vittoria elettorale agli attuali amministratori non esiste oggettivamente più. Ne prendano atto e, se eletti in Consiglio comunale o nominati in Giunta, in tutta onestà e nel leale rispetto degli elettori carpinetani – che per l’appunto scelsero una lista civica – imbocchino dignitosamente la via delle dimissioni.

L’incompatibilità politica di cui parlo nella lettera con le mie dimissioni (e che ho letto telefonicamente al sindaco prima di inviarla al protocollo del Comune) direi che è piuttosto evidente. Quanto a quella amministrativa, essa è dipesa dalla mancanza di risorse di bilancio da destinare al corretto svolgimento delle mie deleghe. Delle proposte avanzate al sindaco posso fornire un elenco piuttosto corposo.

A Carpineti, tra ottimi tortellini, vin brulè e altre bontà natalizie, corre voce che il sindaco è intenzionato a candidarsi per il terzo mandato. Con una lista targata inequivocabilmente Centrodestra immagino.

Roberto Lugli



C'è 1 Commento

Partecipa anche tu
  1. Ivaldo Casali

    Ho letto queste memorie a scoppio ritardato, certamente finalizzate alla campagna delle prossime elezioni comunali, nelle quali traspare chiaramente che l’autore, era in una lista civica, ma targato politicamente a sinistra. In merito al consiglio della lettura del libro di Aldo Cazzullo (meritano di essere letti anche altri libri sui crimini partigiani!), consiglio un suo articolo dal titolo “Quei preti uccisi – Segreti e verità della “guerra civile italiana”, pubblicato sul Corriere della Sera il 30 maggio 2021.
    Riporto uno stralcio: “E negli ultimi anni sono emerse notizie di un prete, don Ennio Melioli, parroco di Montalto, morto il 27 maggio 1946 dopo una “sacchettatura”, una tecnica che le frange irriducibili dei comunisti reggiani avevano mutuato dai titini: colpire con un sacco sottile pieno di sabbia, in modo da devastare gli organi interni senza lasciare tracce esterne”.


Invia un nuovo commento