Discarica di Finale Emilia, la Regione: “Sarà l’esito delle vicende giudiziarie a determinarne il futuro”

Finale Emilia cartello ingresso

C’è stato un piccolo “giallo” in corrispondenza dell’avvio del percorso di approvazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche dell’Emilia-Romagna, pronto ad approdare in giunta. La Regione, infatti, secondo quanto anticipato avrebbe deciso di non prevedere più discariche: se nel 2020 ce n’erano cinque (a Novellara, Carpi, Gaggio Montano, Ravenna e Imola), infatti, nel 2027 – stando allo scenario regionale – ce ne sarà soltanto una, quella di Finale Emilia, in provincia di Modena, alla quale saranno destinati tutti i rifiuti speciali non pericolosi.

Ma ci sono due nodi da sciogliere. Da una parte quello politico, con l’amministrazione comunale finalese che aveva chiesto alla giunta Bonaccini di rivedere il piano dei rifiuti. Dall’altra quello giudiziario: la discarica emiliana, infatti, è stata sequestrata nel dicembre del 2019, e la procura di Modena di recente ha chiesto il rinvio a giudizio per sei imputati e per la società Feronia, che si occupa di gestire il sito; il reato contestato è quello di inquinamento doloso, la prima udienza è stata fissata per il prossimo 5 luglio.

Circostanze che hanno costretto l’assessora regionale all’ambiente Irene Priolo a intervenire per una precisazione: “Al momento il sito di Finale Emilia è compreso tra quelli individuati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche, in continuità con la precedente pianificazione in materia di rifiuti, ma è solo autorizzato e non in esercizio. Utilizzando un approccio cautelativo, proprio in ragione del procedimento giudiziario in corso, l’impianto non è quindi stato considerato nella pianificazione dei flussi dei rifiuti”.

“Sul sito – ha ricordato l’assessora – è stato di recente anche avviato un procedimento di bonifica, attualmente in fase istruttoria, degli esiti del quale occorrerà tenere conto ai fini dell’eventuale utilizzo futuro della discarica. Per quanto concerne le osservazioni pervenute al piano, si evidenzia che non attengono all’aspetto pianificatorio della gestione dei rifiuti su scala regionale, ma a questioni di legittimità dell’autorizzazione della discarica, attualmente appunto al vaglio della magistratura”.

L’assessora ha infine confermato la disponibilità dell’amministrazione regionale “a un confronto costruttivo con quella di Finale Emilia sull’impianto”, ma “partendo dalla pianificazione già in essere”: dopo un primo incontro convocato a inizio anno ne seguirà a breve un altro, già programmato per la fine del mese di maggio.