Nella serata di lunedì 5 luglio, intorno alle 22, un ragazzo di 29 anni di Correggio – forse a causa dello stato di indigenza economica in cui versava da tempo – si è arrampicato fino all’ultimo livello di un’impalcatura di un cantiere edile (raggiungendo un’altezza dal suolo di dodici metri) e ha poi chiamato il 112 annunciando l’intenzione di lanciarsi nel vuoto per farla finita.
A farlo desistere sono stati proprio i carabinieri: mentre veniva inviata sul posto una pattuglia della vicina stazione di Bagnolo in Piano, infatti, i militari hanno avviato un lungo colloquio telefonico con il giovane per evitare che compisse l’estremo gesto e per guadagnare tempo affinché i colleghi bagnolesi potessero raggiungerlo e parlare con il 29enne di persona.
Una volta arrivati a Correggio i carabinieri di Bagnolo in Piano hanno individuato la posizione del giovane e, dopo essersi arrampicati anche loro sulla stessa impalcatura, lo hanno raggiunto e lo hanno convinto a non buttarsi. Una volta riportato in sicurezza a terra, il ragazzo è stato affidato alle cure del personale sanitario del 118, che lo ha accompagnato al pronto soccorso di Reggio, dove è stato trattenuto in osservazione.
Ultimi commenti
Prorogate la nonna, non se ne esce governando così.
Stanno tergiversando per utilizzare anche loro lo sconto in fattura.
non ho capito, 55.000 presenze con 11.000 biglietti?