Covid, Cts: 10 giorni di quarantena

mascherina-attivita-motoria-fb

Scende a 10 giorni la quarantena e per i positivi un solo tampone in uscita. E’ quanto emerge dalla riunione del Cts.

Tamponi molecolari ed antigenici potrebbero essere autorizzati per i ‘contatti’. E’ questo – secondo quanto apprende l’Ansa- l’altro aspetto sanitario esaminato nel corso della riunione del Cts. Tali tamponi potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri ove possibile.

Gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno ‘liberi’.

Anche se le misure sono ancora da limare, l’esecutivo è orientato a imporre una ‘stretta’ sulle feste private e sulla movida, introducendo l’obbligo di massimo trenta partecipanti a cerimonie e riunioni, il divieto di assembramento davanti a bar e ristoranti dalle 21 e la chiusura anticipata di tutti i locali alle 24.

Stop anche agli sport amatoriali che prevedano un contatto, come il calcetto. Dovrebbe essere poi confermata la limitazione alle presenze nei congressi e nelle manifestazioni pubbliche al chiuso (massimo mille persone all’aperto, se consentito dalle condizioni) con una possibile deroga per alcuni teatri (come La Scala di Milano, il San Carlo di Napoli, con percentuale su capienza rispetto al numero già indicato di massimo 200 spettatori). Il governo starebbe poi valutando l’ipotesi di incentivare, portandolo al 70%, il ricorso allo smart working per la pubblica amministrazione, e insistere con una campagna di forte raccomandazione a favore dell’uso delle mascherine per i non conviventi, anche all’interno delle case. Il governo esclude nuovi lockdown generali, come a marzo. “Lo voglio dire chiaramente, l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale”, ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Non c’è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole”, ha poi garantito, dal canto suo, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. “Il governo sta valutando l’utilizzo dei test rapidi anche per le scuole, come sto chiedendo da tempo”.