Riaprono i cantieri, cosa si potrà fare dal 4

camminata

Ripartono le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni. Sempre domani riparte il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia.

Dal 4 di maggio non ci sarà ancora la possibilità di trasferimento in altre regioni. Tranne che per motivi urgenti come quelli di lavoro. “Consentiamo il rientro nel proprio domicilio o residenza” e “le visite ai parenti ma nel rispetto delle distanze e con le mascherine. No a ritrovi di famiglia”. Chi ha febbre resta a casa “Chi ha la febbre, con più di 37,5 deve restare a casa”.

– Resta l’autocertificazione “E’ chiaro che nel momento in cui il regime degli spostamenti resta limitato dovrà rimanere l’autocertificazione che è uno strumento rapido, basta compilare un semplice foglio. Questo però è indicativo del fatto che questo nuovo provvedimento non sarà un libera tutti, non possiamo permetterci di dire si esce liberamente. Comprendiamo che questo regime restrittivo è limitante, ma deve esserci un motivo per spostarsi”.

– “Consentiamo l’accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza”.

– Rinnovo con un clic bonus 600 euro “Stiamo sperimentando la possibilità di rinnovare con un semplice clic il bonus da 600 euro a chi lo ha già ricevuto, autonomamente e senza richiesta”. Visite a parenti “Consentiremo le visite ai parenti ma nel rispetto delle distanze e con le mascherine. No a ritrovi di famiglia”. “Consentiamo il rientro nel proprio domicilio o residenza”. Chi ha febbre resta a casa “Chi ha la febbre, con più di 37,5 deve restare a casa”. Così il premier Giuseppe Conte, presentando la ‘fase due’ e spiegando che questa misura sarà un obbligo.

– Allenamenti sì, anche a corsa a a piedi e allenamenti in bicicletta non vicino casa. assembramenti no. “Saranno consentiti gli allenamenti ma senza alcun assembramento e a porte chiuse. Non consentiamo party”.

– Apertura per cerimonie funebri dal 4 maggio sino ad un massimo di 15 persone con mascherine e distanze.

– Dal 4 maggio ristorazione con asporto. “Consentiamo dal 4 maggio sarà consentita attività di ristorazione con asporto ma nessun assembramento. Bisognerà mettersi in fila e si entrerà uno alla volta e il cibo si consumerà non nel posto di ristoro”.

– “La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto”.

– “Scuole chiuse fino all’anno scolastico, ma questo non vuol dire che rimaniamo inerti: la ministra Azzolina sta lavorando per ripartire a settembre in sicurezza”. “E’ molto complicato far convivere il diritto all’istruzione con la salute, il rischio è elevatissimo di scatenare un nuovo innalzamento della curva se dovessimo riaprire la scuole. Avremmo una nuova esplosione, dicono gli esperti, nel giro di una o due settimane. Maturità: “Colloquio con presenza”.

– “Il 18 maggio abbiamo in programma la riapertura anche di musei, mostre e biblioteche”.

– Dal primo giugno è prevista la riapertura di bar, ristoranti. E anche parrucchieri e centri estetici.

– Il 18 maggio riapertura del commercio al dettaglio

– Per la ripresa del campionato “lavoremo ad un percorso e vedremo se ci sono le condizioni per valutare se c’è la possibilità di riprendere il campionato di calcio”. Per gli allenamenti di squadra, “aspettiamo due settimane per decidere”. “Il ministro Spadafora lavorerà intensamente con gli esperti del comitato tecnico scientifico e con tutte le componenti del sistema calcio per trovare un percorso che in parte è stato già definito per ripresa degli allenamenti individuali dal 4 maggio e la ripresa dell’attività di squadra dal 18. Poi valuteremo se ci sono le condizioni per consentire la conclusione dei campionati”. “Dobbiamo completare le interlocuzioni per avere un quadro di assieme – ha aggiunto Conte in conferenza stampa – Sicuramente vogliamo garantire tutte le condizioni di massima sicurezza, perchè siamo molto appassionati di sport, vogliamo bene ai nostri beniamini e vogliamo preservarli. Del resto io stesso sono un appassionato di calcio e all’inizio mi sembrava strano che il campionato potesse essere interrotto, ma ci siamo trovati in questa emergenza e credo che anche i tifosi più accaniti abbiano compreso che non avevamo una possibilità alternativa”.

– Durata Fase 2 “I criteri per raggiungere una fase 3? Per i contagi zero dovremmo aspettare una terapia o vaccino, quindi diventa difficile prevedere l’evoluzione scientifica. Non so dirlo, per ora possiamo dire che dobbiamo programmare un progressivo rallentamento del lockdown. La convivenza col virus dipende anche da un’evoluzione scientifica che al momento non può esprimersi, se non in maniera generica”.

– “Stiamo lavorando alla risposta economica. Stiamo lavorando senza sosta. Abbiamo già liquidato quasi 3,5 milioni di bonus da 600 euro. Alcuni attendono ancora ci sono ritardi di questi ritardi mi scuso. Stiamo parlando di 11 milioni di domande di prestazioni assistenziali, normalmente questa mole veniva trattata in cinque anni, ora sono state trattate in un solo mese”.

– Le Regioni dovranno informare sull’andamento della curva dei contagi: “Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”.

– Per qualsiasi decisione di carattere economico “ci sarà sempre un passaggio in Parlamento, anche per eventuali decisioni che dovessero il riguardare il Mes”.