Scrive sul profilo Facebook il candidato sindaco del M5s Rossella Ognibene esponendo un suo pensiero sulla cooperazione: “Proprio in questi giorni a Massenzatico, insieme all’amico Alessandro Frignoli, ho visitato i luoghi dove è nata la cooperazione reggiana.
Recuperare lo spirito e l’etica originari dell’opera di Camillo Prampolini non è un sogno romantico ma una urgente necessità.
Siamo di fronte al crollo dell’ideale cooperativo nato più di cento anni fa proprio nella nostra città.
Le grandi cooperative edilizie sono state travolte non solo dalla crisi economica, ma da una miopia di scelte manageriali che non ha saputo affrontare la sfida della grande crisi economica iniziata nel 2008. Occorreva ripensare i settori di intervento, occorreva evitare di impegnare ingenti risorse in nuove costruzioni, si doveva fin da subito riconvertirsi al recupero del patrimonio edilizio esistente ed all’efficientamento energetico del costruito.
Nuovi settori economici ai quali il livello dirigenziale delle cooperative di costruzione non ha saputo dar seguito, restando appiattito nelle vecchie forme di business che la crisi economica aveva già spazzato via.
Eppure gli stipendi ed i bonus per i dirigenti apicali delle Cooperative edilizie non erano di poco spessore; c’è da chiedersi se di analogo spessore fosse invece la capacità di visione di detti dirigenti, e soprattutto se fosse stato a loro ben chiaro lo scopo mutualistico che la nostra Costituzione assegna al settore cooperativo in forza di una storia che è nata proprio nella città di Reggio Emilia”.
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Sarebbe meglio indignarsi per ciò che sta avvenendo in palestina, ma si sa l'ipocrisia del genere umano è incommensurabile.
Credo che Adelmo Fornaciari non abbia contezza della citazione con cui apre la sua canzone. E si permette perfino di associare “il mare” all’amor che
Chissà chi sarà il primo leader europeo ad andare a genuflettersi da putin quando trump inizierà a dare le carte...