Ccfs Reggio, già raggiunti e superati molti degli obiettivi del piano strategico per il 2020

Ccfs

A cinque mesi dall’approvazione del nuovo piano strategico 2020-2022, il Consorzio cooperativo finanziario per lo sviluppo di Reggio ha già raggiunto per la maggior parte (e, per alcuni indicatori, anche superato) gli obiettivi di gestione ordinaria definiti per il primo anno nelle sei aree di intervento monitorate: stabilità delle fonti, ribilanciamento dell’attivo, dismissione degli asset, recupero crediti, primo margine e riduzione della posizione finanziaria netta.

Al 31 ottobre scorso tutte le aree, come ha comunicato l’amministratore delegato Pier Luigi Martelli alle circa 900 cooperative socie del consorzio, avevano attestato il buon andamento del nuovo corso, che rifocalizza la mission del Ccfs sull’intermediazione creditizia verso i soci, per dare sostegno e impulso alla cooperazione.

“In questi primi mesi di lavoro le azioni che abbiamo intrapreso stanno producendo i risultati che ci attendevamo”, hanno sottolineano Martelli e il presidente Dall’Ara, che da questa estate sono alla guida della struttura di intermediazione finanziaria cooperativa.

Sul versante della stabilità delle fonti, essenziale per assicurare la sostenibilità finanziaria del piano stesso, la rimodulazione dei depositi è al 93%, oltre l’obiettivo del 90% fissato per il 31 dicembre. Il riposizionamento sul core business del consorzio e il ribilanciamento della maturity degli impieghi e della raccolta ha visto 9 milioni già erogati a breve termine e 32 milioni di rientri a medio e lungo termine (in linea, rispettivamente, con i 13 e i 29 milioni da raggiungere entro fine anno). In particolare i rientri a medio e lungo termine dovrebbero toccare quest’anno quota 36 milioni, 7 in più di quanto previsto.

Per quanto riguarda la riduzione della leva finanziaria, la dismissione degli asset immobiliari e partecipativi al 31 ottobre era già pari a 22 milioni, oltre l’obiettivo di 18 milioni fissato qualche mese fa, e dovrebbe attestarsi a quota 22,3 milioni al 31 dicembre, grazie ad alcune operazioni immobiliari particolarmente fruttuose. Inoltre il recupero di crediti problematici, che era previsto solo a partire dal 2021, ad oggi è invece già pari a 2,4 milioni di euro.

Sul versante del recupero della redditività della gestione caratteristica, il primo margine – atteso quest’anno al livello di 5,3 milioni – ha raggiunto i 5,7 milioni a ottobre e dovrebbe arrivare a 5,8 milioni entro fine anno. Da rilevare anche l’andamento superiore alle previsioni delle partecipate industriali di Ccfs, che hanno beneficiato di aumenti di capitale per sostenerne lo sviluppo. Coerente con gli obiettivi, infine, è anche la riduzione della posizione finanziaria netta: l’obiettivo, fissato a quota 16 milioni entro la fine del 2020, a fine ottobre era già a 14 milioni, e secondo le previsioni l’indicatore arriverà a toccare i 20 milioni il 31 dicembre.

Il consiglio di amministrazione e il management, ha assicurato il presidente Dall’Ara, “continueranno a impegnarsi al massimo per ripagare la fiducia e il sostegno finanziario dato dai soci: in una fase economica e sociale particolarmente complessa e turbolenta come questa, ma anche ricca di opportunità, vogliamo rafforzare la missione del Ccfs come strumento finanziario del sistema cooperativo”.