Carri armati russi assediano Kiev. Zelesky: venite qui a combattere per l’Europa. Putin a esercito ucraino: prendete il potere

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A Kiev, al momento sotto assedio, si continua a combattere. La capitale ucraina potrebbe cadere in mano russa nel giro di pochi giorni: sono le ultime previsioni dell’intelligence Usa, secondo fonti citate da alcuni media americani. Le truppe di Mosca sarebbero a una trentina di chilometri dalla capitale ma, spiegano le stesse fonti, che hanno aggiornato i membri del congresso, starebbero incontrando una resistenza da parte delle forze ucraine, più agguerrita del previsto. Media locali, intanto, fanno sapere che 18 mila fucili sono stati consegnati ai volontari che si stanno preparando a difendere le strade della città.

Intanto, il presidente ucraino Volodymir Zelesky, nascosto in un luogo segreto per coordinare le operazioni dell’esercito nazionale che difende la capitale, ha invitato gli europei che hanno “esperienza di guerra” a “venire a combattere in Ucraina per l’Europa”.

Mentre il premier russo Vladimir Putin chiede all’esercito ucraino di “prendere il potere” a Kiev e di rimuovere Zelensky.
Il presidente russo ha detto che ciò favorirebbe le trattative con Mosca. “Sarà più facile per voi trovare un accordo con noi”, ha detto il presidente, citato da Interfax, rivolgendosi all’esercito di Kiev. Putin ha anche detto che sta combattendo una “banda di drogati e neonazisti”.

L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’invasione e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno finora fornito alcun dato sulle vittime dell’invasione iniziata poco più di 24 ore fa.
Nel corso della prima notte dopo l’invasione da parte della Russia grappoli di missili russi sono caduti sulla capitale ucraina, mentre l’esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la capitale, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia. L’antiaerea avrebbe abbattuto un velivolo sulla capitale dell’Ucraina.

Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell’Ucraina, rende noto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà “parlare” con l’Ucraina “prima o poi” per porre fine ai combattimenti. Le forze ucraine “fanno tutto il possibile” per difendere il Paese, ha detto oggi il presidente ucraino elogiando la popolazione per l'”eroismo” che ha dimostrato finora di fronte all’avanzata russa. “Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”, dice Zelensky in un tweet. “Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di un’assistenza internazionale efficace. Ne ho discusso con (il presidente della Polonia, ndr) @AndrzejDuda. Mi appello ai ‘Nove di Bucarest’ per aiuti alla Difesa, sanzioni, pressioni sull’aggressore. Insieme dobbiamo portare la Russia al tavolo dei negoziati. Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”: recita il tweet. Il cosiddetto gruppo dei ‘Nove di Bucarest’ è formato da Romania, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituanuia, Polonia e Slovacchia.