Caro-energia: ok Ue aiuti fino a 2mln ad azienda

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La Commissione europea presenta oggi un piano per aiuti di Stato temporanei di sostegno alle aziende colpite dal caro prezzi nell’energia per un totale del 30% dell’aumento fino a un massimo di 2 milioni di euro. È quanto si legge nel documento di comunicazione.

“Il sostegno temporaneo potrebbe alleviare aumenti eccezionalmente gravi del prezzo del gas naturale e dell’elettricità, che le imprese potrebbero non essere in grado di trasferire o adattarsi a breve termine. Ciò potrebbe mitigare le conseguenze per le imprese e aiutarle a far fronte al forte aumento dei costi conseguente all’attuale crisi, nonché ridurre la pressione inflazionistica derivante dall’aumento dei prezzi dell’energia. Un ulteriore sostegno può essere giustificato per consentire il proseguimento dell’attività delle imprese ad alta intensità energetica”, spiega la Commissione nel documento.

“I costi ammissibili nell’ambito di questa misura sono calcolati sulla base dell’aumento dei costi del gas e dell’elettricità legati all’aggressione russa contro l’Ucraina”, precisa Bruxelles. Il costo ammissibile è il prodotto del numero di unità di gas naturale ed elettricità acquistate dall’impresa da fornitori esterni in qualità di consumatore finale in un periodo compreso tra il primo febbraio 2022 e il 31 dicembre 2022 al più tardi e un determinato aumento del prezzo che l’impresa paga per unità consumata (misurato ad esempio in EUR/MWh). Tale aumento di prezzo è calcolato come differenza tra il prezzo unitario pagato dall’impresa in un determinato mese nel periodo ammissibile e il doppio (200%) del prezzo unitario pagato dall’impresa in media per il periodo di riferimento da 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2021.

L’aiuto complessivo per impresa non supera il 30% dei costi ammissibili fino a un massimo di 2 milioni di euro in un dato momento.

Per i settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura la soglia è di 35 mila euro. “L’aiuto può essere concesso sotto forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o altre forme quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e capitale a condizione che il valore nominale totale di tali misure non superi il massimale complessivo di 400 mila euro per impresa” e “dev’essere concesso entro e non oltre il 31 dicembre 2022”, si legge ancora nella comunicazione.