Ha postato il presidente della Regione Stefano Bonaccini sui social facendo riferimento al saluto fascista dell’assessore lombardo Romano La Russa: “Non c’è rischio di fascismo.
Ma il saluto di La Russa e’ fascista.
Chi lo nega mente sapendo di mentire.
E dovrebbe solo vergognarsi.
E ancora ha detto il governatore in video: “Il saluto romano di La Russa? Dovrebbero vergognarsi.
Consiglierei a tutti loro di recarsi a Marzabotto per vedere coi loro occhi quanto fatto dal nazifascismo”.
La vicenda. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo, senza ipotesi di reato e senza indagati, sulla vicenda del presunto saluto romano dell’assessore lombardo Romano La Russa al funerale del cognato.
L’indagine ‘perlustrativa’, coordinata dal pm Alberto Nobili, è stata aperta sulla base degli articoli di stampa e dei video circolati sul web e sui social.
Romano La Russa, l’esponente di Fratelli d’Italia e assessore alla Sicurezza della Lombardia, al centro delle polemiche per un saluto romano durante il funerale del cognato Alberto Stabilini, ha preso carta e penna e scritto a consiglieri e colleghi di giunta per spiegarsi. “Mi dispiaccio profondamente e chiedo scusa se qualcuno si è sentito incomprensibilmente offeso”, sottolineando che Alberto era un amico di vecchia data, gemello di sua moglie.
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Ciao Loredana amica mia, mi mancherai !
“…il piacere della scoperta che si misura con il suo avanzare fisico creando personali mappature e reinvenzione dei luoghi; il suo rapporto con le architetture […]
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