Tutto scorre. Forse, se non certamente, il passato non è meglio del presente, se non per chi, quel passato, rappresenta la propria gioventù ormai lontana. O che ha motivi di mera polemica politica. La Reggio Emilia degli anni 2000 è esteticamente migliore di quella del passato remoto. Tuttavia, se un qualsiasi “flâneur”, non più imberbe, imboccasse oggi quella che fu la via più british reggiana di fine anni Sessanta e dei decenni Ottanta e Novanta del Novecento, Vicolo Trivelli, pur camminando sull’elegante pietra di luserna, avrebbe un sussulto melanconico. Vetrine vuote, negozi abbandonati.
Qui ci limitiamo a far cronaca. Una domanda ci nasce spontanea: in altre città ci sono regolamenti che obbligano i proprietari a tenere in modo decoroso i locali sfitti… è una via percorribile in questa «piccola città, bastardo posto/ Piccola città io ti conosco /Nebbia e fumo non so darvi il profumo del ricordo che cambia in meglio / Ma sono qui nei pensieri le strade di ieri e tornano /Visi e dolori e stagioni, amori e mattoni che parlano…»?.
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Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per
La gente a RE ha sempre in maggioranza votato PD e così continuerà a fare per i prossimi 20 anni almeno, così si potranno anche […]
è incomprensibile. non le va bene niente, ma li vota perchè sono il meglio. ma il meglio di cosa e perchè? vuole il cambiamento, ma […]