Bonaccini: “No al blocco degli spostamenti”

Stefano Bonaccini Meeting 2020 Rimini

Nonostante il trend dei contagi dell’emergenza Coronavirus, man mano che avanza l’estate, si stia assestando su numeri più alti rispetto alla media delle ultime settimane (in Emilia-Romagna nella giornata di sabato sono stati 80 i nuovi casi positivi scoperti in regione, mentre in Italia nella stessa giornata il numero complessivo ha sfondato quota mille per la prima volta da molte settimane), a chi gli chiedeva se ci fosse il rischio del blocco degli spostamenti tra le diverse regioni – come ipotizzato dal presidente della Campania De Luca – il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha replicato negativamente: “In questo momento mi pare di no”, ha detto a margine del Meeting 2020 di Rimini di cui è stato ospite sabato 22 agosto.

“Dopodiché – ha aggiunto Bonaccini, che è anche alla guida della Conferenza delle Regioni – si segue sempre l’evoluzione del virus e poi si discute tra Regioni e governo. Bisogna sempre tenere monitorata la situazione, perché quelli che parlano il giorno dopo mi hanno sempre fatto abbastanza pena”.

Per ora, secondo il presidente emiliano-romagnolo, “mi pare che la situazione, pur in crescita, sia ancora sotto controllo. Se guardiamo a quello che accade nel resto d’Europa, questo è un paese che in questo momento sta arginando meglio di altri la pandemia. Però i numeri sono in crescita, e credo sia dovuto, da quello che registriamo e studiamo, ai rientri da vacanze dall’estero o in giro per l’Italia. Si è abbassata molto l’età media dei positivi, seppur siano molto meno gravi di quando, qualche mese fa, avevamo i reparti di terapia intensiva pieni. Oggi ne abbiamo otto in Emilia-Romagna, erano quasi 500 solo qualche mese fa”.

Ciononostante, secondo Bonaccini, “bisogna stare molto attenti, evitare di dire che il virus è sconfitto e chiedere alle persone di garantire e mantenere comportamenti adeguati. Ed evitare che per colpa di qualche imbecille o irresponsabile si debba tornare a chiudere quello che faticosamente, con grandi sacrifici, abbiamo riaperto”.