Ansia e depressione dovute alla paura per il Covid 19, si intrecciano con la confusione creata dai negazionisti e riduzionisti che hanno indotto i cittadini a credere che qualcuno ci voglia controllare H 24, violando ogni tipo di riservatezza della popolazione.
Questo disturbo paranoide, la paura di essere perseguitati e controllati, crea ancor di più disobbedienza civica. Alla soglia dei miei 57 anni appena compiuti, pur conducendo una vita, più che soddisfacente sotto il profilo familiare, sociale e professionale sfido chiunque a non annoiarsi e addormentarsi dopo 10 minuti di indagine sulla mia privacy. L’abitudine al lamento di noi Italiani ci porta a negare l’evidenza di qualcosa di utile è importante come ad esempio l’app Immuni.
L’app Immuni è un importante strumento di Contact Tracing, un congegno che offre l’importante opportunità di tracciare tutti i contatti che un cittadino ha avuto con una persona positiva al Covid 19, il cosiddetto Caso Indice o semplicemente Caso. Si definisce Caso confermato – un caso con conferma di laboratorio per infezione da SARS Cov 2 effettuata presso il laboratorio di riferimento Nazionale dell’ISS o da laboratori regionali di riferimento, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici. E’ importante sottolineare che chi risponde positivamente al test, ma non ha i sintomi, è quello che si chiama portatore sano o asintomatico. Il portatore sano è colui che ha il virus, è potenzialmente infettivo, ma le sue risposte immunitarie o la bassa replicazione del virus non inducono i sintomi della malattia. Anzi i portatori asintomatici, potenzialmente sono ancor più pericolosi poiché non sapendo che sono vettori del virus non rispettano l’isolamento, come previsto dalla legge. Questa è proprio la differenza tra Malattia e Infezione, i malati sono quelli che manifestano i sintomi dell’infezione, gli infetti sono quelli che albergano il virus e ancora non manifestano i segni della malattia o non li manifesteranno mai. Tuttavia il pericolo di essere una fonte di contagio non cambia assolutamente tra malati e infetti.
Un contatto di un caso Covid 19 è qualsiasi persona che ha avuto un contatto con un caso probabile o confermato Covid 19 in un arco di tempo che va dalle 48 ore prima del prelievo del campione che ha portato alla conferma, fino a 14 giorni dopo la raccolta del campione.
Caso probabile – un caso sospetto il cui risultato del test Sars Cov 2 è dubbio o inconcludente utilizzando protocolli di real time Pcr per Sars Cov 2 presso i laboratori di Riferimento Regionali individuali ed è pertanto da ripetere.
Caso sospetto un soggetto con infezione respiratoria acuta (tosse difficoltà respiratorie) con storia di viaggi e residenza nei 14 gg precedenti l’insorgenza dei sintomi in un paese o area in cui è segnalata trasmissione locale senza altra causa che spieghi pienamente la presentazione clinica. Oppure è un paziente con infezione respiratoria acuta grave (febbre e almeno un segno/sintomo di malattia respiratoria – es tosse, difficoltà respiratoria).
Il contact tracing è un’importante azione di sanità pubblica di prevenzione e contenimento di malattie infettive con lo scopo di interrompere le catene di trasmissione dell’infezione da Sars – Cov 2 e ridurre la possibilità di contagio nella popolazione. I contatti di casi di malattia covid 19 soprattutto se contatti stretti, sono a più alto rischio di sviluppare l’infezione e potrebbero a loro volta trasmettere l’infezione. L’obiettivo del contact tracing è di attivare un processo di identificazione e tracciamento tempestivo e meticoloso di tutte le persone, denominate contatti che potrebbero essere state esposte (contatto) con una persona infetta (il caso) durante il periodo di contagiosità, per evitare, attraverso una serie di misure, che anche i contatti possano a loro volta trasmettere l’infezione.
Caso probabile – un caso sospetto il cui risultato del test Sars Cov 2 è dubbio presso i laboratori di Riferimento Regionali.
Caso confermato – un caso con conferma di laboratorio per infezione da Sars Cov 2 effettuata presso il laboratorio di riferimento Nazionale dell’Iss o da laboratori regionali di riferimento, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici. Un contatto di un caso Covid 19 è qualsiasi persona che ha avuto un contatto con un caso probabile o confermato Covid 19, in un arco di tempo che va dalle 48 ore prima del prelievo del campione che ha portato alla conferma, fino a 14 giorni dopo la raccolta del campione. Il principio fondamentale in materia di contact tracing non è di tracciare e monitorare gli spostamenti dei singoli, bensì individuare eventi quali i contatti con i positivi. I dati devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto alle finalità per le quali sono trattati. Il contact tracing rispetta tale principio individuando gli eventi senza rilevare gli spostamenti ed inoltre il D.L. n. 28/2020 prevede che i dati personali raccolti dall’applicazione, sono esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell’applicazione di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al Covid 19 (nonché di agevolare l’eventuale adozione di misure di assistenza sanitaria in favore degli stessi soggetti).
Quindi lo scopo dell’app Immuni di contact tracing non è di violare la privacy ma solo scoprire eventi di contatto con persone confermate positive al virus, il cui fine è quello di potenziare il contrasto alla pandemia piuttosto che controllare, stigmatizzare e comprimere le libertà e i diritti individuali delle persone. I cellulari che scaricano l’app Immuni generano un identificativo anonimo che scambiano tramite bluetooth solo quando entrano in contatto con altri dispositivi.
Ogni dispositivo mobile contiene esclusivamente la lista anonima dei codici memorizzati, garantendo così una maggiore protezione dei dati personali e la non riconducibilità all’identità degli utenti. Lo sblocco della lista dei contatti, non sarà effettuata attraverso il server, ma potrà avvenire ad opera dell’utente, sul singolo dispositivo. Un server centralizzato è comunque previsto, ma non contiene né la lista dei contagiati, né la chiave per decodificare gli utenti e interviene solo per diramare gli avvisi. L’infezione da Covid 19 può essere trasmessa prima che la persona malata manifesti sintomi: un caso può essere contagioso già a partire da 48 ore prima della comparsa dei sintomi ( se ci sono). E’ necessario pertanto rintracciare i contatti già 48 ore prima dei sintomi o della positività
Il virus può causare rapidamente grandi focolai: si stima, che in media, ogni persona con Covid 19 possa infettare 2-3 persone. È necessario pertanto identificare rapidamente i contatti. L’obiettivo principale della ricerca dei contatti è quello di interrompere la catena di trasmissione del Covid. Si tratta dello strumento più potente che abbiamo a disposizione per contenere i focolai di infezione, non aspettiamo inermi il bollettino dei positivi delle 18.00 , proteggiamoci e scarichiamo tutti l’app Immuni.
Ultimi commenti
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