Il Premio Régula 2021, prestigioso riconoscimento nazionale promosso dall’associazione Liber e giunto ormai alla quarta edizione, è stato conferito per la sezione museale al “Nuovo Museo” dei Musei civici di Reggio, il progetto commissionato dal Comune emiliano e realizzato dallo studio Italo Rota, con la collaborazione della direzione e dei curatori dei Musei civici.
La premiazione, avvenuta nei giorni scorsi a Roma, è stata anche l’occasione per presentare il volume “100 Progetti Italiani” (Rd Editore), che raccoglie i più importanti lavori contemporanei italiani di architettura. Tra tutti i progetti pubblicati ne sono stati selezionati dieci in diversi ambiti, tra i quali appunto il Nuovo Museo reggiano, che ha ricevuto il premio dalla presidente dell’associazione Liber Verdiana Dell’Anna e dall’editore Riccardo Dell’Anna.
La giuria, composta da architetti, progettisti e accademici, ha riconosciuto le peculiarità del progetto sotto diversi aspetti: da una parte il valore del percorso di studio e partecipazione alla base del progetto; dall’altra l’intuizione progettuale, declinata sul piano architettonico e allestitivo, dove l’ipotesi narrativa – implementata significativamente dall’immagine fotografica e filmica in tutte le sezioni – e l’apporto scientifico coesistono e si compenetrano, offrendo al visitatore che si immerge nella narrazione museale non solo un’esposizione di oggetti, ma soprattutto una continua stimolazione alla ricerca, alla conoscenza e allo sviluppo di nuova conoscenza, facendo del museo un luogo di possibile e continua sperimentazione personale e collettiva.
Rilevanti sono stati ritenuti inoltre anche l’inserimento del Nuovo Museo in un edificio storico come è il Palazzo dei Musei di Reggio (di cui occupa il secondo piano) e i contenuti innovativi del concept progettuale, che dialoga con le collezioni storiche custodite al primo piano dello stesso edificio, proponendosi come declinazione contemporanea e diffusiva delle stesse.
Dall’accumulo alla conservazione e al comparativismo, dall’universalità all’ispirazione e alla multidisciplinarietà, dall’approccio multilivello alla pedagogia: è il percorso di senso che innerva l’immaginario del Nuovo Museo, rilanciandolo come spazio condiviso del XXI secolo, dove storia, eredità culturale, tecnologia, passato e presente condividono uno spazio e un’idea di futuro, dalla Preistoria alla età contemporanea (in particolare con le sezioni dedicate alla fotografia di Luigi Ghirri e alle opere di Fotografia Europea).
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media