Alex Langer, “il profeta dei Verdi”

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“Vorremo sfuggire a quella paralizzante logica di fondo che caratterizza il sistema politico italiano e che è la logica di schieramento: il “con chi stai” per troppo tempo ha prevalso e continua a prevalere sul “cosa vuoi ottenere”, “cosa proponi”, “quale cambiamento vuoi realizzare”, ed i Verdi dovranno uscire da questa camicia di forza”. Queste le parole, purtroppo inascoltate di Alex Langer, pronunciate nella relazione introduttiva alla prima Assemblea nazionale dei Verdi italiani tenutasi a Firenze l’8 dicembre 1984.

Questa assemblea sancì la nascita delle Liste Verdi in Italia, compresa la Lista verde di Reggio Emilia, che si presentò pubblicamente alla Sala Franchetti solo quattro giorni dopo, e della quale io fui uno dei sette promotori. Introdussi l’assemblea reggiana, riprendendole parole del nostro punto di riferimento nazionale; “I “Verdi”- aveva affermato Alex- dovranno costituirsi come “terzo polo”, come “altro” rispetto alla canalizzazione corrente della dialettica politica italiana. Non sarà facile, ma è condizione essenziale per sfuggire al destino di essere forza di complemento di uno degli schieramenti cristallizzati e spesso sterili; e per essere un forte e credibile “terzo polo” i “Verdi” hanno bisogno di sviluppare una lungimirante e complessa progettualità”.

Questi concetti furono poi semplificati con lo slogan: “Né di destra, né di sinistra, ma avanti”, ma sappiamo come è andata a finire; nella maggior parte dei casi gli eletti nelle liste ecologiste non hanno esitato ad entrare, sia livello locale che nazionale al “governo”, in modo subalterno, senza incidere veramente sulle non scelte ambientali degli altri. Si è volatilizzato così quel patrimonio elettorale che aveva portato i Verdi sole che ride e Verdi arcobaleno, a conquistare il 6% dei voti nelle Elezioni Europee del 1989. Sono stati ignorati o “dimenticati” anche altri concetti importanti delineati oltre trenta anni fa da Langer: “Il vero terreno di coltura dei “Verdi”, quale potenziale forza politica rappresentativa e significativa, si trova proprio nella diffusione di una consapevolezza ecologica, anti-consumistica, pacifista, nonviolenta, e del bisogno di nuovi valori e comportamenti, a partire dalla critica alla civiltà dominante”.

La preziosa eredità di idee ed azioni che ci ha lasciatola ritroviamo però oggi ovunque, persino nell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”. Alcune espressioni, come “conversione ecologica”, “ecologia integrale” riportate nell’Enciclica infatti fanno parte del suo linguaggio e sono una delle chiavi del suo impegno e del suo pensiero. Nato a Vipiteno, Langer era figlio di un ebreo non praticante di origine viennese e di un’italiana; tra i fondatori di Lotta continua prima e dei Verdi dopo, Parlamentare Europeo, è ricordato soprattutto per il suo grande impegno per favorire il dialogo tra persone di diverse etnie. A Reggio Emilia nel 2005 è stato a lui dedicato un piccolo parco in zona Orologio, recentemente ripristinato e completato con la piantumazione di nuovi alberi. Il Parco tiene conto delle diverse fedi nel mondo e vuole onorare “il profeta dei Verdi”, portatore di una cultura di pace e di rispetto per le persone, a prescindere dal credo religioso. La politica ha ancora bisogno del pensiero di Langer, che purtroppo è ancora per molti uno sconosciuto; da approfondire sono soprattutto i diversi aspetti della sua personalità, perché Alex è stato insegnante, intellettuale, traduttore, politico, giornalista, saggista, verde, europeista, leader di movimento.

Nell’ambito del Progetto “Qua-Il quartiere bene comune”/”Paesaggi della convivenza” il 25 ottobre nella Biblioteca Santa Croce-Villa Cougnet verrà inaugurata la mostra “Le utopie concrete di Alexander Langer: parole e immagini di un portatore di speranza con un ricordo di Aldo Capitini, maestro di pace”; i curatori della mostra sono Lorenzo Capitani e chi scrive.

di Ugo Pellini



C'è 1 Commento

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  1. NF

    Grazie Ugo. Un contributo prezioso anche per chi aveva imparato ad apprezzare e amare Alex Langer trent’anni fa.


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