Al via la costruzione del nuovo ponte del Gattaglio a Reggio

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Inizierà mercoledì 4 ottobre il cantiere che porterà alla costruzione di un nuovo e più funzionale ponte ciclopedonale sul Crostolo in zona Gattaglio. Mercoledì inizieranno infatti i lavori di demolizione dell’impalcato dell’attuale passerella con l’utilizzo di un mezzo cingolato munito di martello demolitore che opererà sull’alveo del torrente con accesso da viale Magenta. Le fasi di demolizione dureranno circa due giorni.

Il nuovo ponte – finanziato con risorse del Pnrr per 850mila euro, del Comune per altri 246mila euro e con 86mila euro del Fondo opere indifferibili – verrà poi assemblato in stabilimento per poi essere posizionato in loco. L’apertura del nuovo collegamento è prevista per giugno 2024.

La piazzetta del Gattaglio non sarà interessata dall’accantieramento e rimarrà completamente fruibile, se non temporaneamente per le operazioni strettamente collegate per le giornate di varo dell’impalcato. Per raggiungere il centro città è possibile utilizzare i ponti di viale Magenta e di San Claudio, entrambi dotati di percorsi ciclabili e raggiungibili attraverso la ciclopedonale che costeggia il torrente Crostolo.

Il nuovo ponte sarà a campata unica, di luce netta pari a 46,18 metri, con sviluppo planimetrico obliquo rispetto all’asta del torrente, in modo da mantenere inalterati i punti di collegamento storici.

La campata unica a ‘sezione libera’, oltre a dare leggerezza all’opera inserendola meglio nel contesto urbano e ambientale, consente di liberare l’alveo del torrente da infrastrutture (pilastri). L’impalcato sarà in cemento armato e poggerà su due ‘spalle’ realizzate e inserite negli argini del corso d’acqua.

La larghezza complessiva del ponte sarà di 5,4 metri, ospiterà una ciclabile a doppio senso di marcia di 3 metri pavimentata con calcestruzzo architettonico, un camminamento a doppio senso di 1,2 metri con pavimentazione in porfido e una fascia intermedia dedicata alla sosta dei pedoni di larghezza pari a 1,2 metri caratterizzata dalla presenza di sedute e da copri illuminanti centrali a basso consumo energetico. Il manufatto, privo di barriere architettoniche, sarà accessibile a tutti.

I due parapetti, che caratterizzano l’opera e la uniscono al contesto, saranno composti da una sequenza ritmata di profili rettangolari sottili e smussati in corten (acciaio patinato che assume un colore ruggine) collocati a filo esterno dell’impalcato, a cui saranno agganciati. I parapetti saranno, al vertice superiore, di diversa quota: quello sul lato pedoni sarà ad ‘altezza d’uomo’ e quindi in grado nello stesso tempo di proteggere e di poter guardare il torrente e il panorama; quello sul lato ciclisti sarà un poco più alto, dato che chi sta in sella è in movimento e di solito si trova a una quota maggiore del pedone.

L’opera risulta longilinea, sottile e leggera grazie anche al posizionamento arretrato delle travi rispetto al filo esterno del parapetto, ed è stata progettata per consentire in futuro lo spostamento della condotta dell’acqua attualmente collocata nella struttura reticolare che corre parallelamente alla passerella.