Affidi, Bedogni: proposta Lega fa danni

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In Emilia-Romagna va in scena il copione già visto in Piemonte: si propone una Legge a forte connotazione identitaria sul piano politico, ma pericolosa per i bambini sia nei contenuti che nelle premesse. Il tema degli affidi viene posto dalla Lega come “il problema reale” mentre quando si parla di tutela dei minori dovremmo trovarci tutti d’accordo nell’affermare che “il problema reale” è la protezione dei bambini da comportamenti abbandonici, maltrattanti o abusanti.

I bambini, in questa proposta, si trasformano quindi in oggetto di diritto per i loro genitori ed i loro familiari, mentre dovrebbero essere soggetti titolari di diritti propri che le istituzioni nelle loro varie declinazioni devono essere in grado di garantire. La proposta di Legge presenta prima di tutto la grave criticità di mettere al centro i “pretesi” diritti dei genitori e dei parenti subordinando a questi ultimi i diritti dei più piccoli.

Ma un approccio eminentemente “adultocentrico” non è l’unico problema di questa proposta: la tendenza alla “monetizzazione della responsabilità genitoriale” rafforza una narrazione che non trova riscontro nella realtà: i genitori non diventano maltrattanti o abusanti perché poveri; possono esistere nelle persone fragilità profonde a causa delle quali si rende necessario un sostegno ed un accompagnamento significativo nello svolgimento delle funzioni genitoriali affinchè il bambino possa crescere in un contesto adeguato ai suoi bisogni. Allo stesso modo, essere parenti fino al quarto grado di per sé non può essere considerata una garanzia di adeguatezza ad accogliere i bisogni di un bambino trascurato, maltrattato o abusato.

L’affido non è un problema, come ci racconta la destra, ma una risorsa fondamentale che contribuisce a reggere il nostro sistema di protezione dei minori. L’affido è sempre, per sua stessa natura, temporaneo e finalizzato ad un rientro del minore nella famiglia naturale. L’esperienza dell’affido è una esperienza che coinvolge entrambe le famiglie, che accompagna e sostiene e che affonda le sue radici in quel sentimento di solidarietà ed accoglienza che rende umane le persone. L’affido è in sostanza la manifestazione della capacità della comunità di prendersi cura di se stessa ed un diritto pieno dei bambini fatti oggetto di maltrattamento, abuso o violenza.

Le istituzioni coinvolte nel sistema di protezione dei minori debbono operare con il solo comune obiettivo di evitare che i bambini e le bambine subiscano violazione dei loro diritti fondamentali ed il legislatore deve creare le condizioni affinchè questo possa avvenire nel modo più tempestivo ed efficace possibile. Altro che strumentalizzare un tema complesso e delicatissimo per battaglie politiche ed ideologiche che tutto hanno a cuore tranne che i diritti dei bambini!

Non da ultimo esprimo la mia preoccupazione per l’immagine che la proposta di legge restituisce del sistema di protezione dei minori in Italia, un’immagine completamente distorta forse anche per evitare di porre la giusta attenzione al tema della svalutazione delle professionalità ad altissima competenza che operano in questo settore e che meriterebbero una considerazione ben diversa da quella che hanno.

E’ al contrario necessario continuare a sostenere il lavoro e l’impegno di tutte e tutti coloro che ogni giorno operano per la protezione dei minori oggetto di maltrattamento ed abuso; è necessario che le comunità si mobilitino con forza contro qualsiasi tentativo di indebolire la capacità dello Stato di intervenire a garanzia dei diritti dei più fragili. Una proposta di legge che lascia soli i bambini di fronte alla violenza è semplicemente irricevibile.