A luglio i passeggeri dell’Aeroporto Marconi di Bologna sono stati 228.070, con un decremento del 75,2% sullo stesso mese del 2019, ma in forte crescita rispetto a giugno 2020, dove si erano registrati appena 35.000 passeggeri.
Questo, spiega una nota dello scalo bolognese, anche grazie alla possibilità per gli aerei di operare a piena capacità, in accordo con l’elevato livello di sicurezza del settore, i cui protocolli sono certificati a livello europeo.
I movimenti aerei sono stati 2.448, pari ad un -64,4% su luglio 2019, ma quadruplicati rispetto ai 615 movimenti del giugno di quest’anno. I passeggeri su voli internazionali sono stati 142.906 (-80,5% sul 2019), mentre quelli su voli nazionali sono stati 85.164 (-54,3%).
Come a giugno, dunque, la pandemia ha colpito più duramente i voli internazionali, storicamente punto di forza del Marconi. Le destinazioni più ‘gettonate’ di luglio, hanno visto ai primi posti le mete italiane: Roma Fiumicino, Catania, Palermo, Olbia e Cagliari. Le merci trasportate per via aerea hanno registrato un decremento del 19,7% sullo stesso mese dell’anno precedente, per un totale di 3.015 tonnellate. Nel periodo gennaio-luglio 2020 il Marconi ha fatto registrare 1.661.926 passeggeri (-69,0%), con 16.513 movimenti (-60,8%) e 18.732 tonnellate di merce trasportata (-19,3%).
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]