Colpo di scena nell’aula di Aemilia a Reggio Emilia, dove è in corso il più grande processo sulle infiltrazioni di ‘Ndrangheta mai celebrato al nord, circa 150 imputati. Una recente sentenza della Cassazione, secondo gli avvocati difensori, potrebbe rendere nullo un anno di udienze, facendo retrocedere il dibattimento a maggio 2017, quando i giudici decisero di impedire due giorni di sciopero agli avvocati nell’ambito della riforma della giustizia targata Orlando. La Suprema Corte ha infatti giudicato "abnorme" la decisione del Collegio reggiano, in "violazione del diritto costituzionale della difesa". La richiesta odierna dei legali era dunque di "sospendere le udienze almeno fino al 4 luglio, giorno in cui la Corte Costituzionale si pronuncerà nel merito". Ma i giudici hanno deciso di proseguire con i lavori come da calendario. La sentenza sarebbe prevista per settembre.
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Le azioni politiche di altri non possono esserci di aiuto.per capire come sarà la situazione politica futura. Certamente i 5 stelle avrebbero potuto fare di […]
Basta con dati manipolabili e infatti manipolati. Occorre un patentino non per i vaccinati, ma per gli imbecilli.
CENTO ANNI DI PCI/ I “socialtraditori”: a Livorno aveva ragione Turati Pubblicazione: 23.01.2021 Ultimo aggiornamento: 11:17 - Gianluigi Da Rold Ricorre il centenario del Pci, fondato a