E’ morto Gianfranco Lombardi, per la pallacanestro era Dado. È stato uno dei più grandi giocatori e realizzatori del basket italiano, poi ottimo allenatore, anche senza mai avere condotto super squadre. Nato a Livorno il 20 marzo 1941, crebbe cestisticamente nella Libertas Livorno e diventò un grande giocatore a Bologna, prima nella Virtus e poi nella Fortitudo, chiudendo la carriera con Rieti, correva il 1973. Si distinse nella Nazionale azzurra quando all’Olimpiade di Roma nel Sessanta venne eletto nel miglior quintetto, quando aveva 19 anni. Da allenatore condusse, tra le altre, dalla panchina: Trieste, Siena e Cantù, Treviso, Rimini, Verona, Forlì, Varese.
Ma in Emilia tutti lo ricordano a Reggio, in particolare negli anni Ottanta e Novanta, quando alla guida di giocatori quali Montecchi, Rustichelli, Brumatti, Bouie e Hackett, poi Brumatti e Grattoni, fece innamorare il pubblico della sua pallacanestro. Dal 2007 è nella Italia Basket Hall of Fame.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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