M5s: su Rousseau 79,3% di sì al Conte-bis

M5S voto su Rousseau

Alle ore 18 di martedì 3 settembre si è chiusa l’attesa votazione online sulla piattaforma Rousseau sul quesito “Sei d’accordo che il Movimento 5 Stelle faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”: gli esiti della consultazione, certificati dal notaio dell’associazione, hanno visto prevalere nettamente i sì a quota 79,3% (per un totale di 63.146 voti), contro il 20,7% di no (16.488 voti).

Tra le 9 e le 18 hanno espresso la propria preferenza complessivamente 79.634 iscritti, su una base di aventi diritto di 117.194 persone. Nel corso della votazione, si legge sul Blog delle Stelle, “si è segnato un nuovo record nella storia di Rousseau: il precedente di maggio 2019 era di 56.127 votanti. È un record mondiale di partecipazione ad una votazione politica online in un solo giorno”, ha sottolineato il Movimento 5 Stelle.

Subito dopo la diffusione ufficiale dei risultati, il capo politico del Movimento Luigi Di Maio ha parlato in conferenza stampa in diretta dalla Camera.

“Io credo che dobbiamo essere molto orgogliosi che tutto il mondo ha aspettato la pronuncia di questi 80mila cittadini italiani su una piattaforma digitale che è un unicum al mondo”, ha detto Di Maio: “Adesso si passa all’ultimo miglio, la squadra di governo che deve lavorare per migliorare la qualità della vita della gente. Non sarà un governo di destra o di sinistra, ma un governo che deve fare le cose giuste”.

In meno di un mese, ha sottolineato il capo politico dei Cinque Stelle, “si è risolta una crisi di governo attraverso un metodo diverso, non nelle segrete stanze, ma con un percorso che viene dal lavoro fatto in questi anni, mettendo in piedi un programma, poi chiedendo un confronto su quel programma al Pd”.

“Nelle prossime ore ci dedicheremo a trovare i migliori profili e le migliori energie per realizzare il programma. Conoscerete una squadra di governo guidato dal presidente Giuseppe Conte, a cui va il mio grazie, il mio saluto e a cui mi lega una grande amicizia. Con cui abbiamo lavorato bene e a cui riconoscono il ruolo di garante e super partes, che non è un modo per prendere le distanze ma è la sua funzione, il suo ruolo” ha specificato Di Maio.

Ora, ha concluso Di Maio, “una legge di bilancio che dovrà avere al centro i cittadini, l’ambiente. Sono molto contento del governo che verrà perché si fonda su tante idee che stavamo realizzando. Il nostro obiettivo è realizzare il programma”.

Soddisfatto anche il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: “Con la chiusura del lavoro programmatico si è fatto un altro passo avanti per un governo di svolta. Ridurre le tasse sul lavoro, sviluppo economico, green economy, rilancio di scuola, università e ricerca, modifica radicale dei decreti sicurezza. Ora andiamo a cambiare l’Italia”, ha scritto in un post su Facebook.

Il quesito

L’eventuale nascita del governo Conte-bis (con una maggioranza “giallorossa” formata da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e altri parlamentari) dipenderà dall’esito della consultazione online tra gli iscritti del M5S sulla piattaforma Rousseau, in programma oggi – martedì 3 settembre – dalle 9 alle 18.

Chiamati a esprimersi sul gradimento di un’alleanza alternativa a quella “gialloverde” stretta con la Lega dopo le elezioni del 2018 e durata per circa 14 mesi, fino alla crisi innescata da Salvini a inizio agosto, i militanti del Movimento dovranno rispondere al seguente quesito: “Sei d’accordo che il Movimento 5 Stelle faccia partire un governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?”.

Potranno partecipare alla votazione soltanto gli iscritti al MoVimento 5 Stelle da almeno sei mesi e che abbiano completato la procedura di certificazione del proprio documento. Il programma di governo negoziato con il Partito Democratico, secondo quanto scritto sul Blog delle Stelle, “sarà consultabile online a partire dall’inizio del voto”.

La mossa, attesa da giorni, ha scatenato – com’era prevedibile – un’aspra discussione interna tra favorevoli e contrari, con centinaia e centinaia di commenti di diverso orientamento pubblicati sotto il post del blog e numerosi appelli al voto (pro o contro) da parte dei parlamentari pentastellati, non tutti allineati a favore dell’accordo con il Partito Democratico.