Una Reggio “Sottosopra”: ecco il nuovo progetto di rigenerazione culturale nel quartiere stazione

progetto Sottosopra Reggio –

Ripensare lo spazio pubblico insieme alle giovani generazioni attraverso l’arte, la creatività e il saper fare: è questa la proposta – e l’obiettivo – di “Sottosopra”, il percorso di rigenerazione urbana a base culturale per trasformare il sistema di portici e terrazzi che collega i palazzi di via Turri e via Paradisi (un’area del quartiere della stazione ferroviaria storica di Reggio caratterizzata da situazioni di degrado e insicurezza) ampliando e potenziando le funzioni di community hub e centro culturale del Binario49.


Sostenuto dal “Bando Welfare” promosso dalla Fondazione Manodori di Reggio, e rivolto in particolare ad adolescenti dagli 11 ai 19 anni, è la prosecuzione ideale del progetto “Sottoponte”: un laboratorio di interazione creativa con lo spazio urbano che per tutto il 2025 metterà in relazione arte, formazione diffusa e pratiche trasformative coinvolgendo giovani, abitanti e organizzazioni attive nel quartiere con interventi artistici e partecipativi per favorire l’osservazione, la rilettura inedita e la riappropriazione dei luoghi.

Il progetto è di associazione culturale Cinqueminuti, associazione Casa d’Altri – Binario49, Natiscalzi DT e Compagnia del Buco, in collaborazione con il Comune di Reggio e la Fondazione Simonini, in rete con Supercultura.

Tra aprile e maggio sono in programma un’attività di crowdmapping, ovvero un percorso partecipato di esplorazione urbana per focalizzare il punto di vista collettivo tramite un un processo di mappatura e rilettura del quartiere, e alcune azioni di fast art per coinvolgere chi attraversa lo spazio pubblico in questione. Per tutta la primavera, laboratori di autocostruzione insegneranno ai giovani partecipanti a riparare e creare piccoli elementi di arredo, design e micro allestimenti urbani nello spazio pubblico. Inoltre, la ⁠costruzione di scenografie da materiali di recupero, a partire da storie e oggetti del quartiere, sarà lo spunto per un lavoro di drammaturgia con cui mettere in scena micro pièce itineranti di teatro di figura e di oggetti.

In estate nei luoghi collettivi risignificati, a partire dal sottoponte, saranno realizzate performance periodiche (come azione reiterata di insediamento e di riappropriazione dello spazio pubblico) e residenze di teatro-danza di comunità. Un’azione performativa partecipata a fine estate darà vita a un’installazione che, a partire dal tetto di Binario49, collegherà i terrazzi e le finestre dei palazzi con elementi aerei. L’ultima azione prevede l’accensione, nel periodo natalizio, di luminarie d’artista lungo i portici, ideate e realizzate con le comunità di riferimento e il supporto di studenti della Fondazione Simonini.

“L’elemento simbolico del progetto è il portico, punto di incontro e di approdo, spazio collettivo e di confine”, hanno spiegato i promotori del progetto: “Il percorso iniziato nel 2023 con Sottoponte ha stabilito due tipi di relazione con il quartiere: un rapporto di prossimità con cittadine e cittadini che hanno ripensato insieme l’area d’intervento, a cui si è sommata la presenza di artisti professionisti che hanno contaminato lo spazio urbano offrendo anche un segno estetico. Modificare i contesti insieme alle persone che li vivono può cambiarne gli utilizzi e un approccio creativo può decontestualizzare le aree urbane di attraversamento, invertire le prospettive e offrire nuove visioni e funzioni. La presenza e il movimento libero dei più giovani nello spazio urbano possono influire sulla forma delle città. Indagare insieme a loro le dimensioni dello spazio, del corpo e dell’ambiente consentirà di valorizzare le componenti della cura, dell’accoglienza, della condivisione e di elevare il senso civico e di comunità”.

“Sottosopra è uno dei dieci progetti sostenuti quest’anno attraverso il Bando Welfare”, ha ricordato il presidente della Fondazione Manodori Leonello Guidetti: “Un’iniziativa di rilievo perché si rivolge a una fascia di età che appare fragile e disorientata. Crediamo che sia fondamentale che i giovani possano sentire di far parte di una comunità, interagendo tra loro e con gli altri in modo consapevole e costruttivo. Ha inoltre un grande valore il coinvolgimento di tutte le realtà che l’hanno proposta, impegnate da tempo in percorsi a valenza sociale in un quartiere in trasformazione, e del Comune di Reggio, che come partner del progetto conferma l’attenzione ai bisogni del territorio”.

“Ancora una volta la cultura si conferma strumento di rigenerazione”, ha aggiunto il vicesindaco Lanfranco de Franco, “capace di trasformare i contesti fragili e costruire nuove narrative territoriali, favorendo la prossimità e l’inclusione attraverso il coinvolgimento diretto delle persone e delle organizzazioni che vivono il territorio. Il progetto Sottosopra, attraverso strumenti di progettazione come il design partecipativo, l’urbanistica tattica e l’autocostruzione, invita a lavorare su luoghi sottoutilizzati e degradati per farne emergere le potenzialità, dotarli di un nuovo significato e, in ultima analisi, valorizzarli come beni comuni appartenenti all’intera comunità locale”.



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