A Modena superati i livelli limite di Pm10: in vigore le misure emergenziali antismog

Smog bicicletta

Suona di nuovo un campanello d’allarme per quanto riguarda l’emergenza smog nella pianura emiliana: nelle stazioni di rilevamento della provincia di Modena, come emerso dal bollettino dell’Arpae del 17 dicembre, sono stati registrati sforamenti del valore massimo giornaliero delle polveri sottili Pm10 (oltre il limite di legge fissato a 50 µg/m3) per almeno tre giorni consecutivi.

Per questo motivo a partire da venerdì 18 dicembre entrano in vigore le misure emergenziali per il contenimento degli inquinanti e la salvaguardia della qualità dell’aria, previste dalla manovra antinquinamento Pair 2020 della Regione Emilia-Romagna, che saranno in vigore almeno fino a lunedì 21 dicembre compreso, giorno del prossimo controllo della situazione. Le misure emergenziali, oltre che nella provincia di Modena, saranno applicate anche nella provincia di Rimini, a sua volta contrassegnata da un bollino rosso nel più recente bollettino di Arpae.

Le norme, che riguardano i principali Comuni che hanno aderito all’accordo, quelli con una popolazione superiore ai 30mila abitanti (per la provincia di Modena, oltre al capoluogo, figurano anche Carpi, Castelfranco Emilia, Formigine e Sassuolo), prevedono per Modena l’estensione ai veicoli diesel Euro 4 delle limitazioni alla circolazione già previste dalla manovra antinquinamento ordinaria (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 in tutta l’area inclusa all’interno delle tangenziali cittadine), il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli, il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti.

E ancora: l’obbligo di ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati, fino a massimo di 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto e nelle attività commerciali e fino a un massimo di 17° C nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali; il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico (se è presente un impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 4 stelle; il divieto assoluto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi di artificio, etc.) e il divieto di spandimento di liquami zootecnici (con l’eccezione di quello effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo).


La prevalenza di un campo anticiclonico, ha spiegato l’Arpae, ha favorito nei giorni scorsi l’instaurarsi di condizioni favorevoli all’accumulo di inquinanti, determinando superamenti del limite di Pm10 già a partire dalla giornata di lunedì 14 dicembre. I prossimi giorni, tuttavia, si prevedono come ancora sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti: le stime modellistiche mostrano infatti un’elevata probabilità di ulteriori sforamenti in tutta la pianura emiliana.