Processo sulla strage alla stazione di Bologna, la Corte d’Assise vuole sentire altri dieci testimoni

Paolo Bolognesi palazzo Accursio

Si allungano i tempi del nuovo processo sulla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, che vede come principale imputato l’ex militante di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini, ritenuto tra gli esecutori materiali e accusato del reato di concorso nell’attentato.

Quella mattina, alle 10.25, l’esplosione di una bomba alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale causò 85 vittime e il ferimento di altre 200 persone, in quello che è ancora oggi il più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra. Per la strage sono già stati condannati in via definitiva i tre militanti dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari) Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, e in primo grado anche l’ex Nar Gilberto Cavallini.

La Corte d’Assise di Bologna, presieduta da Francesco Maria Caruso, ha infatti deciso di ascoltare nuovi testimoni e di riconvocare altri due testi già sentiti: Vincenzo Vinciguerra, ex militante di Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale ( “per verificare – ha precisato la corte – la disponibilità del testimone a dire ciò che ha espressamente dichiarato di non voler fin qui riferire, nonostante l’ampiezza delle circostanze sulle quali ha deposto in questo e in altri processi”), e Sergio Picciafuoco, criminale comune ritenuto vicino all’estrema destra, che sarà anche sottoposto a un confronto in aula con lo stesso Bellini.

Tra le new entry, invece, figurano il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage Paolo Bolognesi e quattro tra studiosi, ricercatori, storici ed esperti che si sono occupati della vicenda: i giornalisti Roberto Scardova, Antonella Beccaria, Giorgio Gazzotti e Gigi Marcucci.

Gli ex magistrati Giuliano Turone, Claudio Nunziata e Leonardo Grassi, invece, saranno ascoltati soprattutto in merito alle indagini su un’altra strage, quella del treno Italicus del 4 agosto del 1974, e “su quanto a loro diretta e personale conoscenza su ostacoli, depistaggi, deviazioni che abbiano nel corso degli anni ostacolato il loro lavoro di magistrati impegnati sui temi del processo o su temi collegati”.

Nella prossima udienza, in programma venerdì 14 gennaio, è prevista l’audizione dei due consulenti della difesa di Bellini, mentre i nuovi testimoni saranno sentiti a partire dall’udienza successiva.