Un uomo di 34 anni di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, è stato denunciato dai carabinieri di Casalgrande alla procura di Reggio con l’accusa di danneggiamento.
L’uomo, lo scorso 23 luglio, era stato soccorso dai militari dopo essere stato trovato in stato confusionale e con alcune lesioni al braccio sinistro in via Canale a Casalgrande: in quella circostanza era stato richiesto l’intervento del personale medico del 118, che aveva accompagnato il 34enne al pronto soccorso per ricevere le cure necessarie; qui era stato ricoverato con l’invito a presentarsi in caserma una volta dimesso dall’ospedale.
Nel primo pomeriggio di lunedì 2 agosto, dunque, il 34enne si è presentato in caserma a Casalgrande: trovandola chiusa, ha iniziato a suonare ripetutamente e con insistenza il citofono, ricevendo dall’operatore del 112 le indicazioni sugli orari di apertura al pubblico. A quel punto, però, l’uomo è andato in escandescenze: prima calciando il cancello d’ingresso, poi staccando – rompendo i ganci – il cartello che indica gli orari di accesso al pubblico, e lanciandolo successivamente nel cortile della caserma.
Successivamente il 34enne si è spostato sul lato posteriore dell’edificio, urlando e dando calci alla recinzione, per poi raggiungere l’accesso pedonale e staccare anche un altro cartello con le indicazioni per l’accesso agli uffici, spaccandone le staffe di aggancio e lanciandole con forza nel cortile posteriore, facendole sbattere contro una delle vetrate dell’edificio.
A tentare di riportare l’uomo alla ragione ci hanno pensato gli stessi carabinieri, che dopo averlo calmato lo hanno portato in caserma per denunciarlo e per quantificare i danni causati dal suo comportamento violento.
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Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16